Notti di meteore – dicembre 2025

Pronti a puntare gli occhi al cielo? Ecco gli sciami di meteore principali del mese con indicazioni della loro visibilità e qualche curiosità.

Il principale sciame meteorico di dicembre è quello delle Geminidi, mentre un altro sciame meteorico è quello delle Ursidi, meno attivo però rispetto a quello delle Geminidi. Entrambi sono visibili nell’emisfero settentrionale, ma le Geminidi possono essere osservate anche nell’emisfero meridionale, ma solo nel cuore della notte e con una frequenza ridotta.

Geminidi

Periodo di attività: dal 4 al 17 dicembre 2025.

Picco di attività: notte tra il 13 e il 14 dicembre. In questa notte, la Luna sarà piena al 30% e sorgerà intorno alle 2:00 ora locale. Le osservazioni dopo il sorgere della Luna possono comunque essere efficaci rivolgendosi verso ovest con la luna nascente alle spalle.

Caratteristiche: Questo è l’unico sciame meteorico importante del mese di dicembre, che offre una buona attività prima della mezzanotte, poiché la costellazione dei Gemelli è ben posizionata dalle 22:00 in poi. Le Geminidi sono spesso luminose e dai colori intensi. A causa della loro velocità medio-bassa, di solito, non si osservano scie persistenti.
Radiante: 07:28 +33°, ZHR: 150, velocità: circa 35 km/s.
L’oggetto progenitore è l’asteroide 3200 Phaethon.

Ursidi

Periodo di attività: 17-26 dicembre 2025.

Picco di attività: notte tra il 21 e 22 dicembre. In questa notte, la Luna sarà piena al 3% e non interferirà con la visione di questo sciame.

Caratteristiche: la frequenza delle Ursidi è molto inferiore a quella delle Geminidi. Normalmente si osservano 5-10 meteore all’ora nel giorno di massima attività. Ci sono state occasionali esplosioni con frequenze superiori a 25 all’ora. Queste esplosioni sembrano non avere alcuna correlazione con le date del perielio della cometa 8P/Tuttle, che è l’oggetto progenitore. Questo sciame è strettamente legato all’emisfero settentrionale, poiché dai tropici meridionali il radiante non riesce a superare l’orizzonte.
Radiante: 14:28 +76°, ZHR: 10, velocità: circa 33 km/s.

 


Questa rubrica è a cura di Mario di Martino (associato INAF e membro del progetto PRISMA) e riporta i principali sciami di meteore del mese.

Gli sciami di meteore sono generati dall’intersezione di correnti di meteoroidi in orbita attorno al Sole con l’orbita della Terra. Queste correnti sono provocate dalla perdita nello spazio di polvere e detriti rocciosi da parte di comete e asteroidi e quando la Terra attraversa la corrente si verifica il fenomeno dello sciame di meteore. L’astronomo che capì per primo che fra sciami di meteore e comete c’era una stretta connessione fu Giovanni Virginio Schiaparelli nel 1867, qualche anno dopo essere diventato direttore dell’Osservatorio astronomico di Brera (Milano).

Quando i meteoroidi, che hanno dimensioni dell’ordine di un chicco di riso o poco più, entrano nell’atmosfera terrestre a velocità di diverse decine di km/s ad una quota di circa 100 km generano una piccola nube di plasma ad alta temperatura che li vaporizza in circa un secondo. Solo i meteoroidi un po’ più grandi possono durare qualche secondo.

Visto dal suolo il fenomeno si presenta come una scia luminosa che si muove rapidamente in cielo. La scia luminosa si chiama meteora, anche se popolarmente viene chiamata “stella cadente”, perché dà l’impressione che una stella si “stacchi” dalla sfera celeste e cada verso terra. In realtà è solo apparenza, infatti le stelle visibili a occhio nudo non cambiano di numero. In un anno sono visibili circa una decina di sciami maggiori, più una innumerevole quantità di sciami minori.
L’intensità di uno sciame è espressa dallo ZHR (il tasso orario zenitale), ovvero il numero di meteore visibili in un’ora in condizioni ideali (niente Luna, vista perfetta, assenza di ostacoli e senza inquinamento luminoso): maggiore lo ZHR più alto il numero di meteore che si potranno vedere. Lo ZHR può variare da un anno all’altro. Gli sciami prendono il nome dalla costellazione da cui sembrano provenire le meteore, questo punto è noto come radiante.

Il modo migliore per vedere le meteore è andare in un luogo buio lontano dalle luci artificiali, distendersi su una sedia a sdraio e usare i propri occhi per guardare in alto a circa 90° dalla posizione del radiante: è qua che si potranno vedere le meteore con le scie più lunghe perché viste di profilo. Verso il radiante le meteore tendono a essere più brevi, perché sono viste di scorcio. Naturalmente l’abbigliamento deve essere adeguato alla stagione.