Adras-J, ricognitore di rifiuti spaziali

Questo è il panorama di cui può godere Adras-J, un satellite della giapponese Astroscale, azienza specializzata in rifiuti spaziali. Lì da qualche parte c’è anche il suo obiettivo. Lanciato il 18 febbraio 2024 su un razzo Lab Electron dalla base di Mahia, in Nuova Zelanda, e rilasciato a un’altitudine di circa 600 chilometri, Adras-J è un dimostratore tecnologico progettato per incontrarsi con un vecchio razzo giapponese, riuscire a rimanervi accanto e ottenere immagini, fornendo dati osservativi per una successiva missione di smaltimento dell’ingombrante rifiuto spaziale.


Questa piccola missione è stata selezionata dalla
Jaxa, l’Agenzia spaziale giapponese, per la fase 1 del suo “Progetto dimostrativo di rimozione commerciale dei detriti”, una delle prime azioni al mondo per la rimozione di rifiuti dall’orbita su larga scala. Adras-J è la prima sonda spaziale che tenterà di avvicinarsi a un detrito di grandi dimensioni, in questo caso lo stadio superiore di un razzo H-2A, un corpo lungo 11 metri con un diametro di 4, in orbita dal 2009.

La sfida non sarà semplice in quanto il rottame non fornisce autonomamente alcun dato sulla sua posizione orbitale, rendendo difficoltosa una sua localizzazione precisa, necessaria ad Adras-J per la fase di avvicinamento. Il ricognitore sfrutterà quindi le osservazioni da terra per determinare la posizione approssimativa del suo obiettivo ed effettuare un rendez-vous, quindi operare in prossimità del detrito cercando quindi di determinare se questo potrà essere avvicinato e agganciato in sicurezza da una missione successiva, ancora da appaltare, che avrà l’obiettivo di guidarlo in un rientro controllato nell’oceano Pacifico.
Il successo di questo piccolo ricognitore da 150 kg sarà dunque fondamentale per i futuri spazzini spaziali, che avranno sempre più lavoro a tenere libere e pulite le orbite attorno alla Terra.

Servizio di Stefano Parisini
Crediti video: Astroscale Musica: The house of the rising sun, 鋼鉄ジーグ(バンババン)