La sera del 12 aprile 2025, alle 20:58 ora italiana un bolide molto luminoso ha illuminato il cielo di diverse regioni italiane [guarda il video registrato dalle telecamere dei progetti Occhi sul Bosco e Astrogargano. Crediti Giovanni e Nunzio Micale], raggiungendo la magnitudine apparente di -10.
L’evento è stato eccezionalmente ben documentato: ben 378 persone lo hanno segnalato all’International Meteor Organization (IMO), con testimonianze provenienti da Italia, Austria, Croazia, Germania e Svizzera. Un numero così alto di avvistamenti è del tutto naturale, vista la luminosità e la durata del bolide, e il fatto che si sia verificato in prima serata, quando molte persone erano all’aperto.
L’evento è stato registrato da 10 stazioni della rete PRISMA, la rete di telecamere all-sky sparse per tutto il territorio nazionale per la sorveglianza automatica del cielo e l’osservazione di meteore brillanti e bolidi). PRISMA è coordinata dall’Istituto Nazionale di Astrofisica e vi collaborano con Università, scuole, planetari e gruppi astrofili.
Le stazioni che hanno registrato questo evento sono: Rovigo, Navacchio, Trieste, Monteromano, Montelupo Fiorentino, Civitanova Marche, Chianti, Perugia, Ravenna e Amelia.
Secondo i calcoli di PRISMA, il bolide ha iniziato la sua corsa a 95 km di altitudine, viaggiando a una velocità relativamente alta di 29 km al secondo. È rimasto visibile per oltre 9 secondi – una durata piuttosto lunga per fenomeni di questo tipo – a causa della traiettoria quasi parallela alla superficie terrestre. Il punto finale dell’osservazione è stato a 41 km di quota con una velocità ridotta a 15 km/s.
Tracciando la sua traiettoria sul suolo, il percorso del bolide è iniziato davanti alle coste della Croazia e si è concluso nel mare Adriatico, al largo di Comacchio. Anche se è sceso molto in profondità nell’atmosfera, il meteoroide si è completamente disintegrato prima di raggiungere il suolo: non sono cadute pertanto meteoriti, che comunque sarebbero finite in mare.
I dati raccolti suggeriscono che l’oggetto potrebbe avere origine cometaria: la sua orbita intorno al Sole lo portava vicino a quella di Giove e l’alta velocità d’ingresso in atmosfera è un altro indizio in questa direzione.
In una delle registrazioni, quella della stazione PRISMA di Ravenna, si può osservare chiaramente come il meteoroide diventi sempre più brillante man mano che entra negli strati più densi dell’atmosfera. Il punto di massima luminosità è stato raggiunto attorno ai 60 km di altezza, per poi diminuire mentre l’oggetto rallentava.
Ricordiamo che in caso di avvistamento di un bolide, è importante riportare la propria testimonianza compilando il modulo “Segnala un bolide” (in collaborazione con l’IMO, International Meteor Organization): si tratta di uno strumento utile perché dalle segnalazioni che arrivano ci si può già fare un’idea se il bolide può essere “candidabile” per la ricerca di meteoriti al suolo o meno.