Asteroidi sempre più sotto controllo: l’impatto di C0WEPC5 oggi in Siberia

Ormai stiamo diventando bravi a scoprire piccoli asteroidi a ridosso del loro impatto con la Terra!
Nel corso di questo anno siamo già arrivati a tre impatti previsti da asteroidi di piccole dimensioni. Dopo 2024 BX1, che ha colpito la Terra il 21 gennaio, e 2024 RW1 il 4 settembre, il 3 dicembre è stato il turno di C0WEPC5 (un nome provvisorio, in attesa della designazione ufficiale).

C0WEPC5 è un piccolo asteroide, di circa 1 metro di diametro, scoperto solo poche ore prima del suo impatto.
La sua scoperta è avvenuta alle 06:54 ora italiana di oggi 3 dicembre 2024, grazie al telescopio Bok, situato presso l’Osservatorio di Kitt Peak, in Arizona.
Quando è stato scoperto l’asteroide aveva una magnitudine apparente +21 e si trovava a circa 420.000 km dalla Terra.

Già dalle prime osservazioni astrometriche, era stato stimato che C0WEPC5 avrebbe  impattato nel cielo della Siberia e  man mano che sono aumentate le osservazioni, la zona dell’impatto si è ristretta, arrivando a una posizione più precisa: le coordinate dell’impatto sono 60,85° N, 118,51° E, a circa 950 km a sud-est dell’epicentro di Tunguska.

Secondo i dati forniti dal NEOCC (Near-Earth Object Coordination Centre) dell’Agenzia Spaziale Europea, l’asteroide ha colpito l’atmosfera terrestre con una velocità rispetto alla Terra di 15,5 km/s a circa 100 km di quota, provenendo da sud-ovest e direzionandosi verso nord-est.

Secondo i calcoli di Albino Carbognani, a una quota tra i 20 e i 40 km dal suolo, C0WEPC5 dovrebbe essersi frammentato a causa dell’onda d’urto atmosferica, e si ritiene che alcuni frammenti dell’asteroide siano riusciti a raggiungere il suolo, diventando meteoriti.

La ricerca di meteoriti in Siberia si presenta particolarmente difficile, poiché la zona interessata dall’impatto non è coperta da reti di camere all-sky come quelle del progetto Prisma, coordinato dall’INAF in Italia.
In questi casi, è necessario fare ricorso a calcoli per prevedere teoricamente la posizione al suolo delle possibili meteoriti, modellando il cosidetto strewn field (il campo di dispersione, in questo caso delle meteoriti).

I calcoli teorici, considerando la resistenza dell’asteroide, il profilo atmosferico e il fatto che è arrivato con un’inclinazione di circa 50° rispetto alla superficie terrestre, suggeriscono che i frammenti potrebbero essere distribuiti in un’area relativamente ristretta e disabitata, a circa 33 km a nord-est del villaggio di Kiliyer, dove attualmente la temperatura è sotto i -30°C.

L’impatto di C0WEPC5 rappresenta un altro esempio di come gli asteroidi di piccole dimensioni vengano monitorati con crescente successo grazie ai miglioramenti nei sistemi di osservazione. Questo impatto ha fornito nuovi dati importanti per la comunità scientifica, che potrà utilizzare queste informazioni per la modellizzazione degli impatti, per affinare le tecniche di predizione e di ricerca di meteoriti in regioni remote e difficili da monitorare.

Lo strewn field teorico dell’asteroide C0WEPC5 rappresentato su Google Earth. Crediti: Albino Carbognani/INAF-OAS.