La sicurezza è importante in ogni luogo in cui si vive e lavora. Non fa eccezione lo Spazio, dove anzi eventuali soccorsi sarebbero particolarmente difficili e si rischia di creare numerosi rifiuti spaziali quando qualcosa non va.
In un report pubblicato sulla rivista Space: Science & Technology un gruppo di ricercatori cinesi ha spiegato il processo di progettazione dietro il design della sicurezza della nuova stazione spaziale cinese (CSS), Tiangong, che risponde al principio “con un guasto al lavoro, con due guasti in sicurezza”.
Questo principio indica la volontà dei progettisti di garantire che dopo un singolo guasto la stazione funzioni normalmente, mentre con un secondo guasto siano disponibili risorse di emergenza per prevenire conseguenze negative durante il ripristino delle normali operatività, dando la priorità alle riparazioni in orbita di guasti e perdite mantenendo in sicurezza l’equipaggio.
Tutte le misure di sicurezza descritte nel report sono state implementate sulla stazione spaziale e validate tramite precedenti voli orbitali o conducendo esercitazioni operative di emergenza. Il design della sicurezza è comunque sempre in divenire e verrà migliorato in base alle condizioni di lavoro effettive e ai controlli futuri, in un processo dinamico di adattamento alle nuove situazioni operative che si verificheranno.
Tale design si focalizza su tre aspetti: la sicurezza dei membri dell’equipaggio, la sicurezza della stazione e la sicurezza della missione. Gli autori dividono inoltre la progettazione a seconda del tipo di rischio o evento, fornendo anche esempi di come la stazione spaziale possa gestire autonomamente gravi problemi di malfunzionamento o di assetto.
Nel report vengono pertanto identificati e analizzati guasti e pericoli potenziali e formulate misure di controllo e gestione nei loro confronti. Misure che possono riguardare la progettazione della stazione stessa, ma anche l’utilizzo di dispositivi di allarme e di protezione, nonché norme operative.
Sono ad esempio previsti la ridondanza dei sistemi essenziali al corretto funzionamento della stazione e alla sua abitabilità, con numerosi sistemi di monitoraggio, controllo e allarme, ma anche la scelta dei materiali in maniera da ridurre rischi quali incendio e depressurizzazione dei moduli.
Sono infine previste misure di sicurezza attive in un raggio di 5 chilometri intorno alla stazione e misure passive oltre tale soglia, per gestire operazioni di prossimità, attracco e attività extraveicolari. In quest’ultimo caso, viene pianificato il percorso per evitare danni ad equipaggio e apparecchiature e stabiliti percorsi di ritorno di emergenza in caso di incidenti.