Croce del Nord

Croce del Nord – Radiotelescopio di proprietà dell’Università di Bologna e gestito da INAF Istituto di Radioastronomia. Inaugurato il 4 ottobre del 1964 e divenuto completamente operativo nel 1967, è tuttora uno tra i più grandi radiotelescopi di transito del mondo, grazie a un’area di raccolta del segnale di circa 30mila metri quadrati, l’equivalente di sei campi da calcio. Ha una forma a T costituito da due bracci di antenne, uno disposto in direzione Est-Ovest e l’altro lungo la direzione Nord-Sud. Il braccio Est-Ovest ospita un’antenna con uno specchio di forma cilindrico-parabolica lungo 564 m e largo 35 m. Il braccio Nord-Sud ospita 64 antenne, anch’esse di forma cilindrico-parabolica, lunghe 23,5 m e larghe 7,5 m, disposte parallelamente a 10 m l’una dall’altra, cosicchè il braccio Nord-Sud ha una lunghezza totale di 640 m.

La Croce del Nord osserva alla frequenza radio di 408 MHz (lunghezza d’onda di 73,5 cm), con una banda di circa 2.5 MHz. È regolabile solo in declinazione, per cui è in grado di osservare solo gli oggetti celesti che culminano sul meridiano celeste del luogo.

Utilizzato come strumento di ricognizione del cielo radio, ha permesso la compilazione del catalogo di radiosorgenti B3 (dove “B” sta per Bologna e 3 indica la terza versione) contenente 13.353 radiosorgenti, tutt’oggi utilizzato in tutto il mondo. Dal 2015 la Croce del Nord ha subito una serie di ammodernamenti per essere impiegata in filoni di ricerca emersi di recente, quali il monitoraggio di detriti spaziali e le osservazioni di fast radio bursts, o lampi radio veloci.

La Croce del Nord è l’antenna ricevente di BIRALES, uno dei sensori radar europei in seno alla EUSST per tracciare oggetti in orbite LEO.

Link utili:
info.ira.inaf.it
med.ira.inaf.it/index-it.html
eusst.eu