Esplora il passato del Sole con “Sunspot Detectives”. Come funziona

L’applicazione “Sunspot Detectives” rappresenta un’opportunità senza precedenti per il pubblico generale di contribuire attivamente alla ricerca scientifica nel campo dell’astrofisica, specificamente nell’analisi delle macchie solari. Questo progetto, ospitato sulla piattaforma di citizen science Zooniverse.org, è promosso dal Max Planck Institute for Solar System Research in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica.

L’obiettivo primario del progetto è quello di esaminare migliaia di disegni realizzati tra il 1853 e il 1878 dall’eminente scienziato Angelo Secchi e dai suoi collaboratori, durante le loro osservazioni giornaliere del Sole.
Questi disegni, ora digitalizzati e resi accessibili attraverso l’applicazione, rappresentano un’importante raccolta storica di dati sulle macchie solari, offrendo una preziosa finestra sul passato del nostro Sole e permettendo confronti con l’attività solare attuale.

L’interfaccia dell’applicazione è intuitiva e ben strutturata, consentendo agli utenti di navigare agevolmente attraverso le immagini dei disegni e di identificare le macchie solari con facilità. Il processo di partecipazione è semplice e non richiede competenze specifiche in astronomia o astrofisica, rendendo l’applicazione accessibile a chiunque desideri contribuire alla ricerca scientifica.

In apertura è disponibile un Tutorial che spiega bene con alcuni esempi come identificare e contare il numero di macchie sia nei disegni più semplici da interpretare che in quelli più complessi: non sempre infatti la comprensione delle strutture magnetiche disegnate è immediata. Proprio per questo è richiesto il contributo degli utenti al fine di campionare le macchie solari con un approccio statistico.

Una delle caratteristiche più interessanti dell’applicazione è la possibilità di esaminare dettagliatamente i disegni e di annotare non solo la presenza delle macchie solari, ma anche altre regioni significative come le regioni quiete e magnetiche, i getti solari e le protuberanze. Infatti, esiste addirittura la possibilità di intavolare una discussione su alcune di queste regioni o sugli aspetti più significativi di questi disegni, attraverso uno spazio dedicato.
Un’occasione di confronto fra semplici utenti ed esperti del settore.

Questo approccio fornisce, quindi, ai ricercatori una vasta gamma di dati dettagliati per condurre analisi approfondite sull’attività solare nel XIX secolo.

Tuttavia, va notato che l’analisi delle immagini dei disegni può essere complessa a causa della varietà di stili artistici utilizzati dai diversi osservatori e delle possibili imperfezioni presenti nei disegni stessi. Pertanto, il coinvolgimento degli esseri umani nell’identificazione e nell’annotazione delle macchie solari si rivela essenziale per garantire la precisione e l’affidabilità dei dati raccolti.
Una finestra interattiva consente di zoomare, ruotare l’immagine e persino di farne il negativo per poter avere a disposizione diversi punti di vista prima di indicare la propria risposta.

In conclusione, “Sunspot Detectives” rappresenta un’opportunità unica per i cittadini di contribuire alla ricerca scientifica nel campo dell’astrofisica, offrendo loro la possibilità di esplorare il passato del Sole e di contribuire al nostro avanzamento nella comprensione dell’attività solare.

Con un’interfaccia user-friendly e un obiettivo scientifico chiaro, questa applicazione promette di essere un’esperienza gratificante e educativa per tutti coloro che desiderano partecipare alla scoperta delle meraviglie del nostro Universo.

Vai al sito web di Sunspost Detectives e contribuisci alla fisica solare