Frammentazione di VESPA dell’ESA, a seguito di un impatto

Il 10 agosto 2023, lo Space Debris Office dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) è stato informato dal 18° Squadrone di difesa spaziale degli Stati Uniti che nuovi rifiuti spaziali sono stati rilevati nelle vicinanze dell’adattatore di carico utile VESPA (Vega Secondary Payload Adapter) dell’ESA.

VESPA è una porzione conica di 113 kg, due metri di diametro, di un adattatore di carico associato al lanciatore Vega VV02 che nel 2013 ha portato i satelliti Proba-V, VNREDSat-1 ed ESTCube-1 nell’orbita terrestre e che è poi rimasto in orbita con perigeo a 660 km di altitudine, apogeo a 790 km e un’inclinazione di 98,72 gradi.

Le informazioni attualmente disponibili indicano che i nuovi rifiuti provengono dall’adattatore VESPA e la causa più probabile è l’impatto iperveloce di un piccolo rifiuto spaziale non tracciato che ha provocato il rilascio di nuovi frammenti dall’adattatore. Una valutazione preliminare indica che la produzione di questi nuovi rifiuti incide in modo trascurabile sul rischio di collisione per altri veicoli spaziali.

Osservazioni del sistema TIRA dell’Istituto Fraunhofer per la fisica ad alta frequenza e tecniche radar in Germania e dell’European Optical Network da parte della Polonia hanno condotto osservazioni che indicano che l’oggetto principale rimane intatto e non ha subito alcuna alterazione significativa nella sua orbita.

VESPA è l’oggetto della prossima missione per la rimozione attiva dei rifiuti spaziali ClearSpace-1, sviluppata come la prima missione in assoluto volta a rimuovere oggetti spaziali abbandonati dall’orbita terrestre attraverso operazioni di prossimità e cattura estremamente precise e complesse.
Lo sviluppo della missione ClearSpace-1 proseguirà come previsto e nel frattempo verranno raccolti ulteriori dati sull’evento. L’ESA e i partner industriali stanno valutando attentamente l’impatto dell’evento sulla missione. Un’analisi completa durerà diverse settimane.

Questo evento di frammentazione sottolinea l’importanza della missione ClearSpace-1.
La minaccia più significativa rappresentata dai rifiuti spaziali di dimensioni importanti è che si frammentino creando nubi di rifiuti più piccoli che possono causare danni significativi ai satelliti attivi.
Per ridurre al minimo il numero di eventi di frammentazione, è necessario lavorare per ridurre urgentemente la creazione di nuovi rifiuti spaziali e iniziare a ripulire le orbite terrestri per quanto possibile dai rifiuti già in orbita.