Le Tauridi sono uno sciame meteorico annuale associato alla cometa 2P/Encke, la cometa con il secondo periodo orbitale più breve conosciuto: solo 3,29 anni per completare un’orbita attorno al Sole. Attualmente il record è mantenuto dalla cometa 311P/PANSTARRS, con un periodo di 3,24 anni.
Le Tauridi sono in realtà composte da due sciami di meteore distinti, così abbiamo la componente meridionale e quella settentrionale.
Le Tauridi meridionali sono generate da meteoroidi che si sono staccati direttamente dalla cometa di Encke, mentre le Tauridi settentrionali hanno avuto origine dall’asteroide 2004 TG10.
Quest’ultimo probabilmente è un frammento della cometa di Encke perché i loro parametri orbitali sono molto simili.
Le Tauridi prendono il nome dal fatto che il radiante dello sciame (ossia il punto in cielo da dove sembrano provenire le meteore), cade nella costellazione del Toro. A causa della loro comparsa tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, le Tauridi sono anche chiamate meteore di Halloween.
Si ritiene che la cometa Encke e il complesso delle Tauridi siano i resti di una cometa con un diametro di circa 40 km che si è disgregata circa 10.000 anni fa.
Nel complesso, questo flusso di meteoroidi è il più grande del Sistema Solare interno. Poiché il flusso è piuttosto diffuso nello Spazio, la Terra impiega diverse settimane per attraversarlo, causando un periodo prolungato di attività meteorica rispetto ai periodi di attività molto più brevi che caratterizzano altri sciami.
Il picco di meteore per le Tauridi meridionali si verifica il 5 novembre, mentre per quelle settentrionali si ha il 12 novembre.
Quest’anno la cometa di Encke è passata al perielio il 22 ottobre alle 12:40 UT, purtroppo si trovava nella direzione opposta alla Terra se vista dal Sole, quindi non è stato possibile seguirla.
La Terra invece si troverà a passare nella corrente di meteoroidi associata alla cometa fra il 5 e il 6 novembre.
Chiaramente la nube di meteoroidi associata a una cometa è più densa quanto più ci si trova a passare vicino al nucleo e per il 2023 la zona di spazio in cui si troverà la Terra durante il massimo sarà quella in cui la cometa si trovava a fine agosto, circa 2 mesi fa.
Quindi la Terra si troverà ad attraversare una parte della corrente più popolata di meteoroidi ed è possibile che le Tauridi siano un po’ più numerose del solito.
In media il numero di Tauridi visibili in un’ora in condizioni ideali è di 5 meteore, quest’anno potrebbe essere superiore.
Peraltro le Tauridi sono mediamente meteore brillanti, quindi vale la pena tenere d’occhio la costellazione del Toro in prima serata perché potrebbe essere più facile del solito vederne qualcuna piuttosto luminosa.
Guarda la foto di una Tauride sopra le Dolimiti, novembre 2017. Crediti Ollie Taylor, APOD NASA 2017