Pronti a puntare gli occhi al cielo? Ecco gli sciami di meteore principali per il mese di agosto 2025 con indicazioni della loro visibilità e qualche curiosità.
Perseidi
Periodo di attività: dal 17 luglio 2025 al 24 agosto. Picco: notte tra il 12 e 13 agosto (Luna al 90%). Radiante: costellazione del Perseo. ZHR: ~100. Velocità: ~59 km/s. Oggetto progenitore: 109P/Swift-Tuttle.
Caratteristiche: le Perseidi si chiamano così in quanto hanno il radiante nella costellazione del Perseo e sono una delle piogge meteoriche più celebri, grazie alla loro abbondanza, luminosità e al periodo di massimo picco in agosto, quando molte persone hanno l’opportunità di osservare il cielo durante le vacanze estive.
Le Perseidi sono principalmente visibili nell’emisfero settentrionale, specialmente sopra i 30° di latitudine. Nelle zone equatoriali e meridionali la visibilità diminuisce, poiché il radiante è più basso sull’orizzonte.
Sono attive tra il 17 luglio e il 24 agosto, con un picco nella notte tra il 12 e 13 agosto, che, per effetto della precessione degli equinozi, un paio di secoli fa cadeva nella notte del 10 agosto, motivo per cui vengono chiamate anche “lacrime di San Lorenzo”.
Per la maggior parte mostrano un colore giallo, ma le più luminose appaiono blu. In condizioni ideali si possono osservare un centinaio di Perseidi all’ora.
Quest’anno la visione sarà un po’ ostacolata da una Luna piena (9 agosto) luminosa proprio durante il picco. Per questo, potrebbero essere migliori le notti precedenti (tra il 20 e il 28 luglio) e successive (dal 16 al 26 agosto), quando il cielo sarà più buio. In particolare a partire dal 16 agosto, la Luna, sempre meno luminosa man mano che si allontana dalla fase piena, sorgerà progressivamente più tardi durante la notte, favorendo così migliori condizioni per l’osservazione.
In ogni caso, per ottimizzare l’osservazione, è consigliabile scegliere un luogo che blocchi la luce della Luna, come ad esempio una montagna o un edificio. Le ore migliori per l’osservazione sono quelle comprese tra la mezzanotte e le prime ore del mattino, in particolare intorno alle 2-3 del mattino (ora italiana), quando il radiante delle Perseidi sarà più alto nel cielo, mentre la Luna si troverà più in basso.
k-Cygnidi
Periodo di attività: dal 3 agosto 2025 al 25 agosto. Picco: 16 agosto (ultimo quarto di Luna). Radiante: costellazione del Cigno. ZHR: ~10. Velocità: ~25 km/s. Oggetto progenitore: non noto.
Agosto è anche il mese per osservare lo sciame delle k-Cygnidi, attive dal 3 al 25 agosto, con il picco che si verifica proprio il 16 agosto, quando la luce della Luna inizia a diminuire, facilitando le osservazioni.
Caratteristiche: il nome dello sciame deriva dal fatto che, al culmine della sua attività, il radiante sembra allinearsi con la stella k-Cygni, nella costellazione del Cigno. Essendo visibile tutta la notte nel nostro emisfero, offre ottime opportunità di osservazione. L’origine dello sciame, tuttavia, rimane sconosciuta. Pur trattandosi di uno sciame di bassa densità e di media luminosità, le k-Cygnidi sono note per la produzione di bolidi, meteore particolarmente brillanti.
Delta Aquaridi Meridionali (spesso chiamate semplicemente Delta Aquaridi o δ-Aquaridi)
Periodo di attività: Dal 12 luglio al 23 agosto. Picco: Nelle notti tra il 30 e il 31 luglio.
Caratteristiche: anche se il picco è a fine luglio, possono ancora essere visibili ad inizio agosto. Si sovrappongono spesso con le Alfa Capricornidi. Non sono uno sciame particolarmente intenso, ma possono aggiungere qualche meteora extra al cielo. Il corpo progenitore è sconosciuto. La loro velocità è di 41 km/s.
Alfa Capricornidi
Periodo di attività: Dal 3 luglio al 15 agosto. Picco: Nelle notti tra il 30 e il 31 luglio.
Caratteristiche: anche queste hanno il picco a fine luglio, ma rimangono attive fino a metà agosto. Sono più visibili dall’emisfero sud, ma possono essere osservate anche da quello nord. Il corpo progenitore è la cometa 169P/NEAT, indicata anche come cometa NEAT 22. La loro velocità è di 23 km/s.
Consigli generali per l’osservazione:
- Trova un luogo buio: L’inquinamento luminoso delle città riduce notevolmente la visibilità delle meteore. Cerca un luogo lontano da fonti di luce artificiale.
- Concediti del tempo: Ci vuole un po’ di tempo affinché gli occhi si adattino al buio (almeno 20-30 minuti).
- Guarda verso il radiante: Il radiante è il punto del cielo da cui sembrano provenire le meteore. Per le Perseidi, il radiante si trova nella costellazione di Perseo, a nord-est, che sorge a mezz’altezza intorno alle 22:30. Tuttavia, le meteore possono apparire in qualsiasi parte del cielo, quindi è sufficiente sdraiarsi e guardare verso lo zenit (il punto più alto del cielo).
- Nessuna attrezzatura speciale: Non sono necessari telescopi o binocoli; le meteore sono meglio visibili a occhio nudo, con un campo visivo ampio.
- Controlla le fasi lunari: La Luna piena o quasi piena può rendere difficile l’osservazione delle meteore meno luminose.
Questa rubrica è a cura di Mario di Martino (associato INAF e membro del progetto PRISMA) e riporta i principali sciami di meteore del mese.
Gli sciami di meteore sono generati dall’intersezione di correnti di meteoroidi in orbita attorno al Sole con l’orbita della Terra. Queste correnti sono provocate dalla perdita nello spazio di polvere e detriti rocciosi da parte di comete e asteroidi e quando la Terra attraversa la corrente si verifica il fenomeno dello sciame di meteore. L’astronomo che capì per primo che fra sciami di meteore e comete c’era una stretta connessione fu Giovanni Virginio Schiaparelli nel 1867, qualche anno dopo essere diventato direttore dell’Osservatorio astronomico di Brera (Milano).
Quando i meteoroidi, che hanno dimensioni dell’ordine di un chicco di riso o poco più, entrano nell’atmosfera terrestre a velocità di diverse decine di km/s ad una quota di circa 100 km generano una piccola nube di plasma ad alta temperatura che li vaporizza in circa un secondo. Solo i meteoroidi un po’ più grandi possono durare qualche secondo.
Visto dal suolo il fenomeno si presenta come una scia luminosa che si muove rapidamente in cielo. La scia luminosa si chiama meteora, anche se popolarmente viene chiamata “stella cadente”, perché dà l’impressione che una stella si “stacchi” dalla sfera celeste e cada verso terra. In realtà è solo apparenza, infatti le stelle visibili a occhio nudo non cambiano di numero. In un anno sono visibili circa una decina di sciami maggiori, più una innumerevole quantità di sciami minori.
L’intensità di uno sciame è espressa dallo ZHR (il tasso orario zenitale), ovvero il numero di meteore visibili in un’ora in condizioni ideali (niente Luna, vista perfetta, assenza di ostacoli e senza inquinamento luminoso): maggiore lo ZHR più alto il numero di meteore che si potranno vedere. Lo ZHR può variare da un anno all’altro. Gli sciami prendono il nome dalla costellazione da cui sembrano provenire le meteore, questo punto è noto come radiante.
Il modo migliore per vedere le meteore è andare in un luogo buio lontano dalle luci artificiali, distendersi su una sedia a sdraio e usare i propri occhi per guardare in alto a circa 90° dalla posizione del radiante: è qua che si potranno vedere le meteore con le scie più lunghe perché viste di profilo. Verso il radiante le meteore tendono a essere più brevi, perché sono viste di scorcio. Naturalmente l’abbigliamento deve essere adeguato alla stagione.