Pronti a puntare gli occhi al cielo? Ecco gli sciami di meteore principali per il mese di febbraio 2025 con indicazioni della loro visibilità e qualche curiosità.
Alpha Centauridi
Periodo di attività: dal 28 gennaio 4 al 21 febbraio 2025. Picco di attività : 8-9 febbraio (Luna crescente all’85%). ZHR ~6. Radiante: costellazione del Centauro (15h -50°). Velocità: ~55 km/s. Oggetto progenitore: non conosciuto, ma data l’elevata velocità relativa alla Terra delle meteore, deve trattarsi di un corpo di natura cometaria.
Le Alfa Centauridi sono uno sciame minore, originato da un flusso di materiale più piccolo rispetto ad altri sciami più famosi. Le meteore sembrano provenire dalla costellazione del Centauro.
Purtroppo quest’anno il disco della Luna illuminato all’85% fa sì che le condizioni di osservazione non siano favorevoli.
Come dimensioni, questa costellazione occupa la nona posizione ed è famosa perché la stella più luminosa che ne fa parte è Alfa Centauri, che insieme alle compagne Beta e Proxima Centauri sono le stelle più vicine al Sistema Solare (circa 4 anni luce).
La posizione precisa del radiante si trova a circa 4° a nord-ovest da Beta Centauri. Questo sciame meteorico è osservabile al meglio nell’emisfero australe ed è visibile sino ad una latitudine di circa 32° N.
Questa rubrica è a cura di Mario di Martino (associato INAF e membro del progetto PRISMA) e riporta i principali sciami di meteore del mese.
Gli sciami di meteore sono generati dall’intersezione di correnti di meteoroidi in orbita attorno al Sole con l’orbita della Terra. Queste correnti sono provocate dalla perdita nello spazio di polvere e detriti rocciosi da parte di comete e asteroidi e quando la Terra attraversa la corrente si verifica il fenomeno dello sciame di meteore. L’astronomo che capì per primo che fra sciami di meteore e comete c’era una stretta connessione fu Giovanni Virginio Schiaparelli nel 1867, qualche anno dopo essere diventato direttore dell’Osservatorio astronomico di Brera (Milano).
Quando i meteoroidi, che hanno dimensioni dell’ordine di un chicco di riso o di un pisello, entrano nell’atmosfera terrestre a velocità di diverse decine di km/s ad una quota di circa 100 km generano una piccola nube di plasma ad alta temperatura che li vaporizza in circa un secondo. Solo i meteoroidi un po’ più grandi possono durare qualche secondo.
Visto dal suolo il fenomeno si presenta come una scia luminosa che si muove rapidamente in cielo. La scia luminosa si chiama meteora, anche se popolarmente viene chiamata “stella cadente”, perché dà l’impressione che una stella si “stacchi” dalla sfera celeste e cada verso terra. In realtà è solo apparenza, infatti le stelle visibili a occhio nudo non cambiano di numero. In un anno sono visibili circa una decina di sciami maggiori, più una innumerevole quantità di sciami minori.
L’intensità di uno sciame è espressa dallo ZHR il tasso orario zenitale, ovvero il numero di meteore visibili in un’ora in condizioni ideali (niente Luna, vista perfetta, assenza di ostacoli e senza inquinamento luminoso): maggiore lo ZHR più alto il numero di meteore che si potranno vedere. Lo ZHR può variare da un anno all’altro. Gli sciami prendono il nome dalla costellazione da cui sembrano provenire le meteore, questo punto è noto come radiante.
Il modo migliore per vedere le meteore è andare in un luogo buio lontano dalle luci artificiali, distendersi su una sedia a sdraio e usare i propri occhi per guardare in alto a circa 90° dalla posizione del radiante: è qua che si potranno vedere le meteore con le scie più lunghe perché viste di profilo. Verso il radiante le meteore tendono a essere più brevi, perché sono viste di scorcio. Naturalmente l’abbigliamento deve essere adeguato alla stagione.