L’8 ottobre del 2014 agli occhi del satellite Solar Dynamics Observatory (NASA) sintonizzato sulle lunghezze d’onda di 171 e 193 ångström, il Sole aveva l’aspetto di un’immensa zucca di Halloween.
A queste due lunghezze d’onda, luce è invisibile agli occhi, infatti si parla di luce emessa tra i raggi X e i raggi ultravioletti, nello specifico nell’ultravioletto estremo, e per renderla visibile vengono usati tipicamente l’oro e il giallo.
Questi colori permettono di far risaltare le regioni attive del Sole, cioè queste zone brillanti che emettono più luce rispetto alle aree circostanti a causa di intensi e complessi campi magnetici che emergono dalla superficie solare.
Il risultato della combinazione della disposizione e forma delle regioni attive e dei colori assegnati è che in quel giorno particolare, nell’ultravioletto estremo, il Sole sembrava una zucca di Halloween (crediti foto: NASA/GSFC/SDO).