Lucy è una sonda della NASA, lanciata da Cape Canaveral il 16 ottobre 2021, che nel corso di un viaggio della durata di dodici anni visiterà ben otto diversi asteroidi, fra cui un asteroide della Fascia Principale (52246 Donaldjohanson) e sette troiani di Giove. I Troiani di Giove sono asteroidi primitivi e molto importanti per capire le prime fasi evolutive del Sistema Solare, quindi sarà come andare alla ricerca delle nostre origini: da qui il nome della missione.
Secondo il piano di volo, Lucy arriverà alla nube di Troiani che si trovano nel punto Lagrangiano L4 nel 2027 ed esplorerà cinque asteroidi: 3548 Euribate (con il suo satellite Queta), 15094 Polymele, 11351 Leuco e 21900 Orus.
Dopo avere completato questi target, Lucy nel 2031 tornerà verso la Terra che, grazie alla sua forza di gravità, la lancerà verso la nube di Troiani che si trovano in L5. In questa regione la sonda arriverà nel 2033 e visiterà l’asteroide 617 Patroclo, in realtà un sistema binario.
Dicevamo che la sonda visiterà 8 asteroidi, ma in realtà da poco si è aggiunto un nono asteroide: 15094 Polymele ha infatti un satellite, scoperto dal team di Lucy grazie all’osservazione di un’occultazione stellare che si è verificata a marzo di quest’anno.
Un’occultazione asteroidale consiste nel passaggio di un asteroide davanti a una stella di fondo cielo: analizzando la durata della sparizione della stella dietro l’asteroide e conoscendone la velocità nello Spazio, si può ottenere una misura della dimensione dell’asteroide. In effetti lo scopo delle osservazioni era proprio quello di determinare la forma di Polymele.
Nella curva di luce dell’evento, però, oltre al calo di luminosità dovuto al passaggio di Polymele davanti alla stella, è stato registrato un calo del tutto inatteso che i ricercatori hanno interpretato come dovuto a un satellite del diametro di circa 5 km che si trovava a circa 200 km dall’asteroide principale.
Il satellite si trova sul piano equatoriale di Polymele e saranno necessarie altre osservazioni da parte di Lucy per determinarne l’orbita esatta attorno al primario.
La scoperta dei satelliti degli asteroidi è importante perché permette di misurare con precisione la massa dell’asteroide primario che, insieme al volume, determina la densità media del corpo ossia la sua struttura interna.
Lo stesso Polymele ha la forma di uno sferoide oblato, vale a dire è simile a una zucca, con circa 27 km di lunghezza e 13 km di larghezza.