Si chiama CAMALIOT, è una app per cellulare, e ha trasformato più di 11mila cittadini in guardiani del cielo.
Sviluppata su commissione dell’Agenzia Spaziale Europea all’interno del Programma di Innovazione e Supporto per la Navigazione, CAMALIOT è una app a guida del Politecnico di Zurigo in collaborazione con l’International Institute for Applied Systems Analysis in Austria.
CAMALIOT è disponibile per più di 50 modelli di cellulari con sistema operativo Android dotati di ricevitori a doppia frequenza per la navigazione satellitare, e permette a chi la scarica di partecipare ad un progetto di “citizen science”, ossia una attività di ricerca scientifica svolta grazie alla partecipazione attiva e diretta dei cittadini, in particolare per quanto riguarda la raccolta dei dati sulla meteorologia terrestre e spaziale.
I segnali dei sistemi per la navigazione satellitare (Global Navigation Satellite System, GNSS) come il GPS statunitense o l’europeo Galileo, subiscono piccoli ritardi e attenuazioni nella trasmissione dei dati, dette “scintillazioni”, dovute al passaggio delle onde radio attraverso zone irregolari formate da plasma nella ionosfera.
Questi strati di particelle elettricamente cariche presenti intono al nostro Pianeta variano continuamente, influenzati dall’attività solare, dalle condizioni geomagnetiche, e dall’ora del giorno.
Successivamente, mentre viaggiano verso Terra, questi segnali sono ulteriormente modificati dalla quantità di vapore acqueo presente negli strati inferiori dell’atmosfera.
I ricevitori satellitari a doppia frequenza per cellulari riescono a compensare queste variazioni confrontando le due diverse frequenze di trasmissione alle quali operano.
La app raccoglie questi dati, utilizzati normalmente per il funzionamento dei software di navigazione satellitare, e li invia ai centri di supporto scientifico per essere analizzati.
Più di 11mila persone in Europa e nel mondo hanno scaricato CAMALIOT, producendo più di 53 miliardi di misurazioni che aiuteranno gli scienziati a studiare in profondità i fenomeni di meteorologia atmosferica e spaziale.
“I sistemi globali di navigazione satellitare hanno rivoluzionato la vita di tutti i giorni,” spiega Vicente Navarro, ingegnere dell’ESA specializzato in navigazione, “ma i segnali utilizzati dalle dozzine di satelliti GNSS in orbita costituiscono anche una risorsa preziosa per la ricerca scientifica, e sono sempre più utilizzati per studiare l’atmosfera e la superficie terrestre. Le stazioni fisse per la ricezione satellitare già raccolgono e controllano questi dati, ma i dati che possiamo ricavare dai cellulari possono estendere enormemente la nostra copertura, e siamo molto soddisfatti dal supporto che abbiamo ricevuto finora.”
Aggiunge ancora Navarro: “La combinazione dell’uso dei ricevitori a doppia banda per navigatori satellitari e del supporto di Android per la registrazione dei dati GNSS ci ha aperto la possibilità di raccogliere dati possibilmente di decine di milioni di cellulari, aumentando moltissimo la nostra densità di copertura.
Abbiamo preso ispirazione della famosa iniziativa del SETI@Home, nella quale i personal computer dei partecipanti aiutavano ad analizzare i dati astronomici per cercare segnali di forme di vita extraterrestre.”
“Le misurazioni che raccogliamo verranno analizzate con un approccio di machine learning basato sui “big data”, alla ricerca di schemi precedentemente non identificati nei fenomeni atmosferici e spaziali. Ci sono inoltre molte altre applicazioni possibili del sistema, compreso un miglioramento delle performance del GNSS,” conclude Navarro.
Oltre alla soddisfazione di fornire il proprio supporto per lo studio dell’atmosfera e dello spazio, i partecipanti concorreranno all’estrazione di alcuni premi, come telefoni cellulari e buoni Amazon.
Questa campagna di citizen science durerà fino al 31 luglio 2022.
Vuoi aderire? Vai al sito ufficiale della app Camaliot e guarda il video dedicato su Youtube.