Se possedete occhialini rosso/blu, usateli per guardare l’asteroide Bennu in 3D.
È un asteroide di tipo Apollo con cui abbiamo avuto ripetuti incontri ravvicinati e che potrebbero condurre ad un impatto sulla Terra tra poco più di 150 anni, secondo i calcoli attuali.
Durante i passaggi ravvicinati è stato oggetto di approfondite osservazioni, comprese quelle radar condotte attraverso i radiotelescopi di Arecibo e di Goldstone.
A forma di trottola, questo asteroide è largo quasi quanto 5 campi di calcio.
La superficie è ricoperta da un’innumerevole quantità di massi e detriti, con pochi crateri da impatto segno che ha subito un processo di ringiovanimento superficiale.
Questo è tipico degli asteroidi con la struttura “rubble pile”, ovvvero a cumuli di macerie. Non si tratta quindi di un corpo monolitico, ma di un asteroide composto da diversi blocchi tenuti insieme dalla forza di gravità e dalla coesione esercitata dalla polvere.
I fotogrammi utilizzati per costruire l’immagine in 3D sono stati ripresi dalla camera PolyCam della sonda OSIRIS-REx (NASA) il 3 dicembre 2018, da una distanza di circa 80 chilometri.
Nel maggio 2021, la sonda OSIRIS-REx ha lasciato Bennu con a bordo campioni di rocce dell’asteroide, per intraprendere un viaggio di due anni verso la Terra e consegnarci a domicilio i campioni raccolti.
Il rientro a Terra è previsto per settembre 2023.
La sonda lascerà cadere la capsula con i campioni che, dopo un tuffo nell’atmosfera frenata dai paracadute, dovrebbe toccare terra nel deserto dello Utah.
Crediti: per i fotogrammi NASA, GSFC, Università dell’ Arizona; per l’immagine stereo: Patrick Vantuyne