Lunedì 8 maggio nella località di Hopewell Township, New Jersey, una meteorite di quasi 2 kg e di dimensioni 10×16 centimetri ha sfondato il tetto di una casa per poi finire sul pavimento della camera da letto.
Fortunatamente i proprietari della casa erano assenti.
Nonostante in rete si legga che possa appartenere allo sciame meteorico “Eta Aquaridi”, originato dalla cometa di Halley e visibile proprio in questo periodo dell’anno, tra aprile e fine maggio, di fatto le meteoriti note finora sono tutte di origine asteroidale.
Infatti, il materiale componente le comete, roccia, polvere e sostanze ghiacciate, è più fragile e meno coeso di quello degli asteroidi, per cui tende a disintegrarsi del tutto durante il tragitto in atmosfera, senza lasciare meteoriti residue che arrivino al suolo.
Attualmente sono in corso le analisi del frammento per accertarne la natura.
Ricordiamo che un caso analogo è avvenuto nei pressi di Matera, lo scorso 14 febbraio. Verso le sette di sera, nei cieli di Puglia e Basilicata era stato avvistato un bolide luminoso, che ha poi originato dei frammenti, alcuni dei quali hanno impattato alla velocità di circa 300 km/h il balcone di un’abitazione privata, fra Contrada Rondinelle e Contrada Serra Paducci (periferia nord di Matera).
Il ritrovamento è stato possibile anche grazie alla rete Prisma, coordinata dall’INAF, le cui osservazioni del bolide avevano permesso di calcolare l’area del possibile impatto e di emanare un allerta alla popolazione locale.