Notti di meteore: cosa aspettarsi dal cielo di luglio

In attesa delle Perseidi di San Lorenzo, anche a luglio si potranno osservare sciami meteorici, sebbene spesso meno intensi in quantità e luminosità delle meteore.

Queste sono prodotte da frammenti di piccole dimensioni persi dalle comete nelle loro orbite attorno al Sole che entrando a velocità elevate nell’atmosfera terrestre subiscono un violento rallentamento. Tale rallentamento porta a un fenomeno detto ablazione, che sublima i frammenti. L’interazione di un frammento con l’atmosfera dà vita a una scia luminosa, di colore variabile a seconda della velocità e della composizione chimica del frammento stesso e che può durare alcuni secondi, a seconda della sua grandezza.
Le piccole dimensioni iniziali dei frammenti di comete e la loro tipica fragilità rendono difficile attraversare l’atmosfera fino al suolo: ad oggi non sono note meteoriti associate a sciami meteorici.

Meteore sporadiche possono essere viste in qualsiasi notte dell’anno, avendo la pazienza di restare almeno un’ora sotto un cielo buio, ma i periodi migliori per osservare meteore sono quelli in cui sono previsti degli sciami meteorici, caratterizzati dall’avere un conteggio superiore alle dieci meteore all’ora.

I frammenti, entrando nell’atmosfera terrestre, viaggiano su traiettorie che, per un effetto prospettico, sembrano provenire da una stessa area nel cielo, detta radiante. Gli sciami meteorici vengono denominati in base alla costellazione in cui sembra trovarsi il radiante e ricorrono nelle stesse date ogni anno poiché la Terra in quel periodo transita nella stessa zona dell’orbita in cui si trovano i frammenti.

Lo sciame meteorico più attivo di luglio sarà quello delle delta Aquaridi sud, componente meridionale e più accesa delle delta Aquaridi, cioè dello sciame con radiante nella costellazione dell’Acquario e in particolare in direzione della terza stella più brillante della costellazione, delta Aquarii (δ Aquarii).

Questo sciame presenta in genere meteore per lo più di debole luminosità e senza scia persistente, ed è caratterizzato da una velocità media di ingresso in atmosfera dei frammenti intorno ai 40 km/s.

Il picco delle delta Aquaridi sud avverrà nella notte tra il 27 e il 28 luglio, ma la Luna prossima all’ultimo quarto renderà in quel momento un po’ più difficile l’osservazione di questo sciame, il quale ha una frequenza di 20 meteore all’ora allo zenith (Zenithal Hourly Rate, ZHR). Le delta Aquaridi sud saranno comunque attive dalla metà di luglio fino a oltre la metà di agosto, mescolandosi con le Perseidi.

Nonostante lo sciame delle delta Aquaridi sud sia conosciuto dal 1870, non è ancora conosciuta con certezza la cometa progenitrice. Potrebbe essere la 96P/Machholz, una cometa periodica radente, scoperta nel 1986, con una composizione chimica atipica che ne fa ipotizzare l’origine extrasolare o in una regione estremamente fredda del Sistema solare.

Nel mese di luglio saranno osservabili anche diversi altri sciami meteorici i cui massimi sono concentrati in periodi molto vicini, rendendo le notti tra il 16 e il 18 luglio e, soprattutto, le notti tra il 26 e il 29 luglio particolarmente favorevoli per l’osservazione di meteore.