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Tianwen-2: la Cina punta a un asteroide e a una cometa

Dopo il successo della missione marziana Tianwen-1, la Cina si prepara a un’impresa spaziale ancora più audace: Tianwen-2, una missione doppia che unisce il ritorno di campioni da un asteroide near Earth e l’esplorazione ravvicinata di una cometa attiva.

Il lancio è previsto tra il 2025 e il 2026, ma la preparazione è già in corso.
L’obiettivo principale della prima fase sarà l’asteroide 469219 Kamoʻoalewa, un corpo celeste piccolo (40–100 metri di diametro) di tipo Apollo, che orbita vicino alla Terra e che si comporta come un “quasi-satellite”, seguendoci nella nostra orbita attorno al Sole.
Kamoʻoalewa ha una probabile origine lunare, ovvero si tratterebbe di un pezzo di roccia staccatosi dalla Luna a seguito all’impatto di un meteoroide.

Il piano prevede che Tianwen-2 si avvicini all’asteroide, atterri sulla sua superficie, raccolga campioni con bracci robotici o dispositivi di impatto controllato, e poi riparta per riportare il materiale sulla Terra. La capsula di rientro, contenente i campioni, dovrebbe tornare intorno al 2031.

Guarda il rendering della Tianwen-2, crediti Agenzia Spaziale Cinese CNSA

Ma non finisce qui. Una volta rilasciata la capsula diretta a Terra, la sonda madre proseguirà il suo viaggio nel Sistema Solare per incontrare la cometa 311P/PANSTARRS, appartenente alla famiglia delle comete della fascia principale.

Questa cometa è particolarmente interessante perché, si ritiene sia un asteroide di circa 500 metri con sbuffi intermittenti di polvere, come se “sputasse” materiale nello spazio a intervalli regolari. Si ipotizza che questo comportamento sia legato alla rotazione veloce o a fenomeni di erosione superficiale.

Il valore scientifico della missione è altissimo. Gli asteroidi come Kamoʻoalewa sono considerati relitti primitivi della formazione del Sistema Solare: analizzarne la composizione potrebbe fornire indizi su come si sono formati i pianeti e su come sono arrivati sulla Terra elementi fondamentali come l’acqua e i composti organici. Le comete, invece, sono oggetti ghiacciati che conservano intatte le condizioni chimiche dei primissimi momenti del nostro Sistema.

Tianwen-2 non è solo una missione scientifica, ma anche una dimostrazione tecnologica: dovrà affrontare manovre complesse, viaggi lunghi, atterraggi di precisione e un delicatissimo rientro atmosferico.

Con questo progetto, la Cina entra nel ristretto club di Paesi che hanno osato raccogliere e riportare campioni da corpi celesti non planetari, come hanno fatto Giappone (con le missioni Hayabusa e Hayabusa2) e Stati Uniti (con OSIRIS-REx). Ma Tianwen-2 va oltre: è una missione doppia, che guarda sia al presente sia al futuro dell’esplorazione del Sistema Solare.