A vele spiegate contro i rifiuti spaziali

Dopo l’esperimento delle Cina dello scorso anno che ha testato una vela di 25 metri quadrati per accelerare il rientro  in atmosfera di un carico, anche l’Agenzia Spaziale Europea ha dispiegato con successo la vela posizionata su un satellite cubesat Ion in disuso, con l’obiettivo di farlo deorbitare.

Si tratta del sistema Drag Augmentation Deorbiting System (ADEO), attivato nel dicembre 2022, il cui scopo è far rientrare in atmosfera i rifiuti spaziali in pochi mesi invece che in molti anni, per poi essere smaltiti.

La vela è costituita da una membrana di poliammide rivestita in alluminio ed è grande quasi 4 metri quadrati. Il cubesat in questione è un cubo di 10 cm di lato e tutto il processo è stato filmato dalla telecamera di bordo del satellite Ion, gestito dalla società italiana D-Orbit.
Grazie alla deorbitazione controllata, il satellite brucerà nell’atmosfera, garantendo un metodo di smaltimento rapido e senza la produzione di residui.

Attualmente lo strumento di prova di ADEO è progettato solo per la deorbitazione di piccoli satelliti di peso compreso tra 1 e 100 chilogrammi.
Esso fa parte della missione europea “Show Me Your Wings“, che costituisce l’esperimento finale per dimostrare la validità tecnologica del progetto.
L’obiettivo è ampliare l’approccio per poterlo applicare anche a satelliti più grandi (attualmente la versione più grande è una vela di circa 100 metri quadrati).

Il direttore generale dell’ESA, Josef Aschbacher, ha twittato che l’esperimento è stato un “contributo positivo alla Zero Debris Initiative dell’ESA”, che mira a rimuovere tutti i satelliti europei dalle preziose orbite attorno alla Terra a missione conclusa.