Da diverse ore è in corso una tempesta geomagnetica (classe G3) che ha causato l’aurora di colore rosso/magenta alle latitudini delle Alpi, visibile in direzione Nord-Est.
L’indice Kp, una misura chiave per prevedere e monitorare le tempeste geomagnetiche e i loro effetti sul campo magnetico terrestre, ha infatti raggiunto il valore di 7 (è misurato su una scala che va da 0 a 9).
Valori più alti dell’indice kp aumentano la probabilità di osservare aurore anche in latitudini più basse.
L’indice Kp viene aggiornato ogni 3 ore.
Sebbene Kp fornisca una misura utile e regolarmente aggiornata dell’attività geomagnetica, le variazioni intense del nostro campo magnetico che avvengono su intervalli più brevi potrebbero non essere completamente catturate da questo indice, data la sua frequenza di aggiornamento di 3 ore.
Per monitorare le variazioni più rapide e intense, si utilizzano altri indici come Hp30 e Hp60, che forniscono una misura del disturbo geomagnetico su brevi periodi di tempo (30 e 60 minuti, rispettivamente).
Per cui, l’utilizzo dell’indice Kp insieme a Hp30 e Hp60 permette una comprensione più completa dell’attività geomagnetica.
Le tempeste geomagnetiche sono causate dall’interazione del vento solare e delle eiezioni di massa coronale espulse dal Sole con il campo magnetico terrestre. Queste tempeste vengono classificate in base alla loro intensità, con la scala che va da G1 (minima, e molto frequente) a G5 (estremamente forte, come quella che c’è stata a maggio 2024 e che ci ha regalato le aurore indimenticabili).
Per cui una tempesta di classe G3, come quella in corso, è considerata di intensità forte.
Può avere effetti sul sistema GPS, e quindi sui navigatori satellitari, e sulle comunicazioni satellitari, causando un aumento di interferenze ed errori nei segnali. Anche le reti elettriche e le linee di trasmissione possono essere leggermente influenzate, ma di solito non subiscono danni gravi.
Gli effetti sui sistemi di comunicazione radio e sulla strumentazione dei satelliti possono andare incontro a una maggiore probabilità di disturbi, ma di solito questi effetti sono limitati.
In pratica, una tempesta geomagnetica di classe G3 è abbastanza significativa da produrre effetti quali aurore intense nelle aree polari e che appaiono anche a basse latitudini, sulla tecnologia e sull’ambiente spaziale, ma non è così grave da causare danni estesi o pericoli.
Guarda la foto dell’aurora ripresa dalla webcam delle Cinque Torri a Cortina d’Ampezzo