Il fascino spaziale degli asteroidi nell’architettura

L’architettura, disciplina all’incrocio tra sapere scientifico ed espressione artistica, ha spesso tratto ispirazione dalla natura per le sue forme e le sue decorazioni e il caso dell’astronomia non fa eccezione.

Rappresentazioni di stelle e costellazioni, a cui spesso erano attribuiti significati allegorici, hanno da sempre fatto parte della tavolozza ornamentale degli architetti e modelli dei pianeti e delle loro orbite sono stati inseriti nelle costruzioni di diverse epoche, come paradigma di ordine, armonia, eternità.

Questa relazione durevole è evidente in strutture quali piramidi, obelischi, monumenti, e osservatori sparsi in tutto il mondo. Ma anche l’architettura contemporanea, con le sue forme eclettiche e anticonvenzionali, non è immune al fascino dello Spazio.
Questo vale doppiamente per oggetti come gli asteroidi, corpi a metà strada tra il celeste e il terreno.

Il modo più semplice in cui questa relazione si manifesta è l’utilizzo negli ambienti architettonici di immagini astronomiche di asteroidi e corpi minori del Sistema Solare, evidenziando il valore estetico delle immagini scientifiche e il ricco contesto di rimandi storici e culturali che l’esplorazione spaziale si porta dietro.

Un esempio di alto valore estetico è la grafica elaborata da Eleanor Lutz, biologa ed illustratrice scientifica: questa mappa mostra le orbite di più di 18.000 asteroidi nel Sistema Solare, inclusi tutti quelli noti con un diametro superiore a 10 kilometri.

Per ogni orbita è indicata la posizione dell’oggetto la notte di Capodanno del 1999, colorato in base al tipo di asteroide. A partire dallo stesso database, l’artista ha creato diverse versioni della grafica, ognuna delle quali racconta qualcosa di diverso sugli asteroidi che rappresenta.

In altri casi, sono gli oggetti d’arredo a trarre ispirazione dalle forme degli asteroidi.
Tra i più particolari, troviamo sicuramente la serie Butterfly Asteroid realizzata nel 2016 dell’architetto americano
David Nosanchuk.
La collezione crea il suo immaginario dall’incontro tra la farfalla ammiraglio bianca del nord America (Limentis arthemis) e l’asteroide 25143 Itokawa, di tipo Apollo e classificato come asteroide potenzialmente pericoloso (potentially hazardous asteroid, PHA), il primo ad essere visitato da una missione spaziale, la sonda Hayabusa dell’agenzia spaziale giapponese, che nel 2005 ha raccolto un campione di materiale dall’asteroide e l’ha riportato sulla Terra per essere studiato.

La serie comprende lampade a sospensione (Itokawa, 1992 SK, Bacchus, Nereus), lampade a stelo (1998 WT), lampade da tavolo (Bennu), 

In scala maggiore rispetto a immagini e oggetti d’arredo, gli sviluppi tecnologici della scienza delle costruzioni hanno permesso di creare strutture complesse e innovative che si ispirano alle forme asimmetriche che caratterizzano gli asteroidi.

Nel 2020, lo studio di architettura finlandese Ateljé Sotamaa, specializzato nella realizzazione di costruzioni in legno, ha dato vita ad un progetto edilizio intitolato Meteorite, una struttura che non solo richiama nell’aspetto le forme irregolari degli asteroidi, ma è disegnato per permettere allo sguardo di allargarsi verso il cielo.

Diversi modi di integrare il fascino dello spazio all’interno della vita di tutti i giorni, per ricordarci che arte e scienza sono solo facce della stessa medaglia.