La sonda OSIRIS-REx è in viaggio per riportare sulla Terra il campione di materiale prelevato dall’asteroide Bennu nel 2020 e la NASA si prepara a raccoglierlo a tempo di record.
Lanciata nel 2016 dalla NASA, la sonda OSIRIS-Rex (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, Security – Regolith Explorer) ha raggiunto il suo obiettivo primario il 20 ottobre 2020 quando, con il suo braccio robotico, ha raccolto un campione di materiale dell’asteroide Bennu per riportarlo a Terra.
101955 Bennu è un asteroide Near-Earth di circa 500 metri di diametro e di tipo “rubble pile” (“mucchio di detriti”), ossia non è composto da un corpo monolitico ma da materiale vario tenuto insieme dalla forza di gravità reciproca e dalla forza di coesione esercitata dalla polvere.
Dopo un viaggio durato tre anni verso il suo obiettivo, OSIRIS-REx ha iniziato una complessa danza di avvicinamento durata mesi, per studiare le sue caratteristiche fisiche, e analizzare i luoghi migliori per eseguire la manovra di raccolta.
Infine, con una discesa al cardiopalma, OSIRIS-REx si è lanciata fino a sfiorare la superficie dell’asteroide, raccogliendo con la “testa” del suo braccio robotico ben più dei 60 grammi previsti di materiale: così tanto, in effetti, da impedire la chiusura del lempo di plastica che doveva trattenere il campione al suo posto. Nonostante questo, la sonda è riuscita ad accomodare nella capsula di recupero del campione (sample-return capsule) una significativa quantità del materiale raccolto: una stima si aggira tra i 150 e 350 grammi.
Infine, nel maggio del 2021, OSIRIS-REx ha lasciato la sua orbita intorno a Bennu per ripartire alla volta della Terra con il suo prezioso carico di rocce e polveri.
Il viaggio avrà una durata di circa 2 anni, e l’arrivo è previsto il 24 settembre del 2023.
Quando passerà vicino alla Terra, OSIRIS-REx rilascerà la sua capsula di recupero del campione, che entrerà in atmosfera e, dopo una discesa frenata da paracadute, si prevede che atterri nel deserto dello Utah, all’interno di una zona-bersaglio di 60 chilometri per 15 chilometri.
A quel punto il team di recupero verrà attivato per mettere in sicurezza la capsula e trasportala in elicottero all’interno di una stanza sterile del Test and Training Range del Dipartimento della Difesa statunitense, dove sarà aperta e il suo contenuto trasferito ai laboratori della NASA a Houston.
Il ritorno della capsula di OSIRIS-REx è il culmine di un lavoro di 12 anni che porterà per la prima volta ad esaminare sulla Terra il materiale di un asteroide primordiale, ossia formatosi al tempo della creazione del nostro Sistema Solare, senza alcun tipo di contaminazione dovuto al passaggio nell’atmosfera terrestre e all’impatto con il suolo del nostro Pianeta.
Fonte: NASA Video: NASA Immagine: NASA