Megacostellazioni satellitari: la Cina sfida SpaceX

La Cina sta lavorando a una mega-costellazione di 13.000 satelliti in orbita bassa, chiamata “Guowang”, che farà invidia a Starlink e alle altre agenzie occidentali.
Il progetto, grazie alla sua portata, avrà effetto sui concorrenti internazionali nell’ambito delle comunicazioni satellitari, delle infrastrutture internazionali, dei rifiuti spaziali e nell’uso e coordinamento degli oggetti in orbita bassa (LEO).

A occuparsene sarà principalmente la China Academy of Space Technology (CAST), importante filiale del principale appaltatore spaziale del paese, e la Innovation Academy for Microsatellites (IAMCAS).

Secondo IAMCAS, i primi 30 satelliti della rete verranno completati entro la fine dell’anno e verranno lanciati grazie ai razzi Lunga Marcia 5B.
Nel frattempo la CASC sta preparando il razzo Long March 5B in modo da favorire più lanci possibili in breve tempo “per un accesso allo Spazio rapido e su larga scala”.
Ciò include l’aumento della produzione dei motori a cherosene-ossigeno liquido per i booster laterali della navicella.

Per la prima volta il razzo Lunga Marcia 5B sarà equipaggiato con un secondo stadio (chiamato Yuanzheng-2) che permetterà al primo stadio di rientrare in maniera controllata piuttosto che “perdersi” nello Spazio o in mare, in particolare di rimanere suborbitale e atterrare all’interno di una zona di lancio mirata.

A livello globale, le mega-costellazioni di satelliti rischiano di diventare in futuro un problema di forte concorrenza.
Le società statunitensi dell’Internet spaziale hanno espresso preoccupazione per la potenziale minaccia competitiva di una costellazione LEO cinese con un forte sostegno del governo.
Il suo dispiegamento, infatti, potrebbe tradursi in una competizione sleale per gli operatori occidentali, in particolare nei paesi con legami politici con la Cina.