Tutti i paesi membri dell’UE impegnati a non eseguire test ASAT

In vista dell’incontro finale di un gruppo di lavoro delle Nazioni Unite (OEWG) sulla riduzione delle minacce spaziali,  i 27 Stati membri dell’Unione Europea, si sono impegnati a non condurre test distruttivi anti-satellite (missioni ASAT) , che possono generare quantità importanti di rifiuti spaziali.

Gli Stati Uniti avevano annunciato per la prima volta nell’aprile 2022 la loro intenzione di non condurre tali test invitando anche gli altri Stati a seguire questa decisione, cinque mesi dopo che un ASAT russo  ha colpito un proprio satellite defunto (Cosmos 1408) creando quasi 1.800 rifiuti spaziali tracciati dalle reti di sorveglianza spaziale, spingendo la comunità internazionale a massimizzare i propri sforzi per impedire che il quarto dominio divenga il nuovo teatro di scontro geopolitico.

Dodici Paesi hanno seguito l’esempio degli Stati Uniti, inclusi cinque membri dell’UE: Austria, Francia, Germania, Italia e Paesi Bassi.
Successivamente, lo scorso dicembre, una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che incoraggiava i paesi ad adottare divieti simili, ha ottenuto il sostegno di 155 nazioni  e solo 9 contrarie, tra cui la Federazione Russa e la Cina (progetto di risoluzione II, “Destructive direct-ascent anti-satellite missile testing”, Document A/C.1/77/62).

“Preoccupati che l’impiego di missioni ASAT distruttive possa avere impatti diffusi e irreversibili sull’ambiente spaziale extra-atmosferico, gli Stati membri dell’UE considerano tale impegno come una misura urgente e iniziale volta a prevenire danni all’ambiente spaziale extra-atmosferico, contribuendo nel contempo allo sviluppo di ulteriori misure per prevenire una corsa agli armamenti nello Spazio”, si legge nel documento dell’UE.

L’Unione Europea non ha fatto altri annunci formali di tale impegno, ma un suo funzionario ha confermato che si applica a tutti i 27 paesi sottolineando che non si può applicare alla UE stessa: “L’UE accoglie con favore questo impegno comune”, ha aggiunto, sottolineando che non si applica alla stessa Unione Europea. “Tuttavia, questo non è un impegno da parte dell’UE in quanto questo potenziale comportamento non rientrerebbe nelle sue competenze”.

L’OEWG terrà la sua quarta e ultima sessione di lavoro la settimana del 28 agosto a Ginevra. L’intento della sessione è quello di finalizzare le misure raccomandate, come i divieti di test ASAT, da offrire alle Nazioni Unite.
Nel suo documento, l’UE ha approvato diverse norme di comportamento che affrontano argomenti che vanno dalle attività intenzionali che creano rifiuti spaziali a quelle che compromettono i servizi spaziali. Ha inoltre sostenuto la trasparenza nelle attività spaziali, come la condivisione di informazioni sulle politiche spaziali e la fornitura di notifiche pre-lancio.

Tuttavia, c’è molto scetticismo sul fatto che l’OEWG sia in grado di raggiungere un consenso su un rapporto finale contenente raccomandazioni così sostanziali. Un documento separato presentato dalla Russia afferma che il rapporto OWEG dovrebbe approvare un trattato giuridicamente vincolante sulla prevenzione del posizionamento di armi nello Spazio, una questione a lungo sostenuta da Russia e Cina ma osteggiata dagli Stati Uniti e da molte altre nazioni occidentali.