Secondo un recente sondaggio statunitense, il monitoraggio degli asteroidi che potrebbero colpire la Terra dovrebbe essere in cima alle priorità della NASA. Le domande del sondaggio coprivano un’ampia schiera di argomenti legati allo Spazio, tra le quali: quali dovrebbero essere gli obiettivi della NASA, l’interesse riguardo il turismo spaziale, l’impatto delle compagnie private nei viaggi spaziali e l’interesse generale del pubblico riguardo lo Spazio.
Lo studio è stato eseguito dalla società demoscopica Pew Research Center di Washington, negli Stati Uniti, e ha coinvolto più di diecimila persone (precisamente 10.329).
Il campione è formato da cittadini americani maggiorenni ed è stato selezionato e calibrato in maniera da rappresentare l’attuale popolazione degli Stati Uniti riguardo genere, età, e gruppo etnico.
L’indagine statistica permette di eseguire un confronto con un altro studio commissionato nel 2018 in occasione del 60° anniversario della creazione della NASA.
Per quanto riguarda gli obiettivi della NASA, il 60% del campione ha risposto che la sorveglianza degli asteroidi e di altri oggetti celesti che potrebbero colpire la Terra dovrebbe essere in cima alla lista delle priorità della NASA, mettendo questo obiettivo al primo posto nel sondaggio.
Questo dato è sostanzialmente in linea con quello del sondaggio precedente (62%), indicando che c’è un interesse continuativo su questo aspetto delle attività spaziali. Un altro 30% afferma che questo è sì un obiettivo prioritario ma di importanza inferiore e solo il 9% afferma che tutto sommato non è troppo importante o non dovrebbe essere conseguito.
Il passaggio della sorveglianza spaziale al primo posto nella graduatoria del sondaggio è dovuto alla perdita di posizioni delle attività di monitoraggio del clima terrestre.
Questo fatto, abbastanza paradossale considerando il periodo in cui viviamo, si spiega andando a scorporare i dati e osservando che sulle questioni climatiche si osserva una vasta differenza a seconda del campo politico di appartenenza: il 69% dei partecipanti al sondaggio che si identificano come progressisti pensa che il monitoraggio del clima debba essere tra le priorità della NASA, mentre tra quelli che si identificano come conservatori la percentuale scende al 30%.
Si tratta quindi evidentemente di un problema di polarizzazione politica di un tema di ambito scientifico.
In generale viene percepito come meno urgente l’invio di esseri umani sulla Luna o su Marte e la ricerca di vita su altri pianeti.
Per quanto riguarda l’impatto delle compagnie private nei viaggi spaziali, l’opinione del pubblico americano è generalmente buona, in particolare per quanto riguarda la costruzione di veicoli spaziali sicuri e affidabili e l’apertura dei viaggi nello Spazio ai cosiddetti “turisti”, un’attività questa attesa diventare di routine nei prossimi 50 anni da oltre la metà dei partecipanti al sondaggio, tranne che per l’aspetto dei rifiuti spaziali: in questo caso, solo il 26% dei rispondenti al sondaggio pensa che le aziende aerospaziali privati non stiano facendo abbastanza per limitare l’inquinamento nelle orbite terrestri.
In generale, il 69% degli intervistati ritiene che nei prossimi 50 anni la situazione dei rifiuti spaziali provenienti da razzi, satelliti e altri oggetti di fabbricazione umana rappresenterà sicuramente o molto probabilmente un grosso problema da affrontare.
Tabella con le opinioni pubbliche sulle massime priorità spaziali della NASA