Il mese di dicembre inizia subito con il passaggio ravvicinato di 2020 XR, un potenzialmente pericoloso di tipo Apollo di circa 300-600 m di diametro che il 4 dicembre alle 05:27 UTC passerà a 2,2 milioni di km dalla Terra.
Nel momento della minima distanza l’asteroide sarà di magnitudine apparente +13,5 ossia bello brillante, ma l’orbita è inclinata di ben 13° sul piano dell’eclittica e il passaggio ravvicinato avviene al nodo discendente, una condizione sfavorevole per gli osservatori boreali: 2020 XR va osservato prima del 4 dicembre, altrimenti per le nostre latitudini sarà troppo basso sull’orizzonte per essere visibile.
Conviene osservare in prima serata, a partire dagli ultimi giorni di novembre fino al 3 dicembre quando 2020 XR raggiungerà la magnitudine apparente +13,8 con una velocità angolare di 65 arcsec/minuto: in mezz’ora percorrerà un angolo in cielo pari a quello sotteso dalla Luna piena.
il 19 dicembre alle 14:48 UTC sarà 2010 EW45 a passare alla minima distanza di 8,2 milioni di km dal nostro pianeta. Si tratta ancora di un Apollo potenzialmente pericoloso, con un diametro di 1-2 km, quindi di grandi dimensioni.
L’avvicinamento alla Terra avviene nel tratto dell’orbita interna a quella terrestre con una declinazione un po’ bassa, quindi si potrà osservare in prima serata a partire dal 17 dicembre, quando sarà di magnitudine apparente +15 e arriverà a un’altezza di circa 20° sull’orizzonte.
Da qui in avanti le condizioni osservative miglioreranno costantemente e il 22 dicembre raggiungerà la massima luminosità con magnitudine apparente +13,7 e con una velocità angolare di 20 arcsec/minuto.
Questo asteroide potrà essere seguito fino alla fine del mese per tutta la notte, dal tramonto all’alba. La sera del 31/12 brillerà ancora di magnitudine apparente +15 con una velocità angolare di soli 4 arcsec/minuto: condizioni ideali per la fotometria.
Infine, per chi vuole allenarsi a fare osservazioni astrometriche e fotometriche di tipo didattico su un asteroide near Earth (NEA) ben conosciuto e “tranquillo”, segnalo che per tutto il mese si potrà seguire 4954 Eric che veleggerà alla distanza media di 57 milioni di km dalla Terra.
Si tratta di un Amor di circa 11 km di diametro, quindi un gigante per essere un NEA, che brillerà di magnitudine apparente +12,8 spostandosi lentamente sulla sfera celeste alla modesta velocità angolare di quasi 2 arcsec/minuto: quasi un bradipo rispetto ai NEA precedenti.
L’orbita di Eric è inclinata di ben 17° sull’eclittica e la Terra lo sorpasserà dall’interno quando l’asteroide sarà ben al di sopra del piano dell’orbita terrestre: il risultato è che la declinazione sarà molto favorevole per gli osservatori boreali, con l’asteroide visibile letteralmente tutta la notte dal tramonto all’alba.
Il periodo di rotazione di Eric è di 12 h, quindi in un’unica lunga e fredda notte dicembrina se ne potrà fare la fotometria per confermare questo valore. L’asteroide è anche di tipo S, quindi ci si potrà divertire a misurarne gli indici di colore B-V, V-R e R-I per confermare questa classificazione: una vera e propria “palestra” per neofiti.
Questa rubrica è a cura di Albino Carbognani ed è dedicata ai lettori curiosi – o ai gruppi di astrofili – che vogliano cimentarsi in prima persona nel riprendere gli asteroidi Near-Earth più luminosi che saranno alla minima distanza dalla Terra nell’arco del mese.
Si tratta sempre di asteroidi invisibili a occhio nudo: per poterli riprendere è necessario usare almeno un piccolo telescopio a puntamento computerizzato da 15-20 cm di diametro abbinato a una camera CCD/CMOS e a un cielo buio.
Le coordinate celesti per il puntamento dello strumento sono reperibili sul sito web del Minor Planet Center. Per ottenere le effemeridi è necessario inserire il numero o la sigla alfanumerica che caratterizza l’asteroide, la data, e infine latitudine, longitudine e quota del sito di osservazione.
Tutti i bollettini Appuntamento con l’asteroide sono consultabili qui.