Il mese di febbraio 2025 non è particolarmente ricco di asteroidi near Earth (NEA) brillanti, tranne scoperte dell’ultima ora.
Mentre l’asteroide 2024 YR4, con la sua probabilità dell’3% di colpire la Terra il prossimo 22 dicembre 2032 secondo i calcoli attuali, diventa sempre più debole nel cielo invernale, due sono gli asteroidi interessanti a cavallo fra il 24 e 25 febbraio.
Il primo è (455176) 1999 VF22, un Apollo e potenzialmente pericoloso di 200-500 metri di diametro che il 24 febbraio passerà a circa 10,5 milioni di km dalla Terra. Si potrà iniziare a osservarlo bello alto sull’orizzonte nella prima serata del 18 febbraio quando sarà di magnitudine apparente +17.
Resterà alla stessa magnitudine per alcuni giorni e poi dal giorno 22 diventerà più debole, fino a superare la magnitudine apparente +18 il 25 febbraio. Questo accade perché l’asteroide si muove al di sopra del piano dell’eclittica, quindi ne vediamo l’emisfero illuminato in fase di avvicinamento, mentre alla minima distanza ne vediamo una parte di emisfero in ombra, che provoca il calo di luminosità anche se l’asteroide si sta avvicinando a noi. Il periodo di rotazione di 1999 VF22 è incerto, dovrebbe essere quasi 7 ore, ma va verificato.
L’ultimo NEA del mese è 2015 BK509, un asteroide su orbita Apollo con un diametro di circa 120 metri che il 25 febbraio passerà alla minima distanza di 3,6 milioni di km dalla Terra. Questo NEA sarà osservabile al di sotto della magnitudine apparente +17 a partire dal giorno 18, tendenzialmente nella seconda parte della notte.
La luminosità aumenterà nei giorni successivi, ma la declinazione scenderà rapidamente perché la Terra lo incontra al nodo discendente dell’orbita e lo si potrà seguire fino al 23 febbraio con un’altezza sull’orizzonte che, alla culminazione superiore, arriverà a poco più di 20°.
La particolarità di questo asteroide è di avere un periodo di rotazione di soli 4,4 minuti un tempo molto breve per un oggetto così grande. Sarà divertente nelle serate del 18-19 febbraio, quando l’asteroide è sufficientemente brillante e ancora abbastanza lento sulla sfera celeste, cercare di osservarne il rapido cambiamento di luminosità: un’ottima palestra per chi non ha tempo di osservare ore con il telescopio.
Questa rubrica è a cura di Albino Carbognani ed è dedicata ai lettori curiosi – o ai gruppi di astrofili – che vogliano cimentarsi in prima persona nel riprendere gli asteroidi Near-Earth più luminosi che saranno alla minima distanza dalla Terra nell’arco del mese.
Si tratta sempre di asteroidi invisibili a occhio nudo: per poterli riprendere è necessario usare almeno un piccolo telescopio a puntamento computerizzato da 15-20 cm di diametro abbinato a una camera CCD/CMOS e a un cielo buio.
Le coordinate celesti per il puntamento dello strumento sono reperibili sul sito web del Minor Planet Center. Per ottenere le effemeridi è necessario inserire il numero o la sigla alfanumerica che caratterizza l’asteroide, la data, e infine latitudine, longitudine e quota del sito di osservazione.
Tutti i bollettini Appuntamento con l’asteroide sono consultabili qui.