Nel mese di dicembre 2022 avremo la possibilità di osservare degli asteroidi Near Earth abbastanza brillanti, anche se concentrati nella seconda metà del mese.
Si inizia il 15 dicembre con 2015 RN35, un asteroide su un’orbita di tipo Apollo di circa 100 metri di diametro che alle 8 UT passerà a meno di 700.000 km dalla Terra (circa 1,8 volte la distanza Terra-Luna).
Questo asteroide si muove su un’orbita che giace sul piano dell’eclittica e potrà essere osservato già nella prima serata del 15 dicembre come un oggetto di magnitudine apparente +13,3, anche se la declinazione negativa lo renderà un oggetto che non si alzerà più di 23° sull’orizzonte.
Nei giorni successivi andrà molto meglio perché la declinazione diventerà positiva il 17 e l’asteroide si porterà a una grande altezza sull’orizzonte: per contro la luminosità diminuirà alla magnitudine apparente +14,5.
Il 22 dicembre sarà la volta di 2018 YK2, ancora un oggetto di tipo Apollo di circa 100 metri di diametro.
A differenza di 2015 RN35 questo NEA è stato osservato solo per 40 giorni fra il dicembre 2018 e il febbraio 2019: l’arco orbitale è breve, di conseguenza l’orbita è un po’ incerta.
La minima distanza di 6 milioni di km verrà raggiunta nominalmente alle 01:26 UT del 26 dicembre, ma l’incertezza è tale che potrebbe andare da 750.000 km a 13 milioni di km.
Come si vede il range è piuttosto ampio ed è un esempio di come sia necessario continuare ad osservare anche i NEA già scoperti in modo da migliorare la conoscenza dei parametri orbitali e fare previsioni affidabili per quanto riguarda la probabilità d’impatto.
Se l’orbita sarà quella nominale l’asteroide sarà osservabile la sera del 26 in prima serata bello alto sull’orizzonte come un oggetto di magnitudine apparente +14.
I lettori dotati di telescopio e camera digitale possono provare a riprendere alla posizione nominale per verificare se effettivamente l’asteroide si troverà lì.
L’ultimo NEA del mese è 2010 XC15, un asteroide su un’orbita di tipo Aten di circa 200 metri di diametro classificato come potenzialmente pericoloso (PHA).
In effetti il periodo orbitale è di soli 280 giorni e fa frequenti passaggi ravvicinati con la Terra e anche la minima distanza all’intersezione con l’orbita terrestre è bassa, poco più della distanza Terra-Luna.
Questo NEA il 27 dicembre alle 18 UT si troverà a sole 2 volte la distanza Terra-Luna e brillerà di magnitudine apparente +13,4. L’orbita descritta lo farà arrivare da sotto il piano dell’eclittica e dopo la minima distanza si sposterà verso il Sole.
Per questo motivo è meglio iniziare a osservarlo qualche giorno prima del 27 dicembre: sarà visibile nella seconda parte della notte, bello alto sull’orizzonte e di magnitudine apparente +14. Anche la velocità angolare non sarà elevata, circa 30 arcsec/minuto, e si potrà puntare al telescopio con calma.
Dei NEA di dicembre, a parte l’orbita, non conosciamo niente altro: una caratterizzazione fotometrica per determinare il periodo di rotazione e gli indici di colore è d’obbligo.
Questa rubrica è dedicata ai lettori curiosi – o ai gruppi di astrofili – che vogliano cimentarsi in prima persona nel riprendere gli asteroidi Near-Earth più luminosi che saranno alla minima distanza dalla Terra nell’arco del mese.
Si tratta sempre di asteroidi invisibili a occhio nudo: per poterli riprendere è necessario usare almeno un piccolo telescopio a puntamento computerizzato da 15-20 cm di diametro abbinato a una camera CCD/CMOS e a un cielo buio.
Le coordinate celesti per il puntamento dello strumento sono reperibili sul sito web del Minor Planet Center. Per ottenere le effemeridi è necessario inserire il numero o la sigla alfanumerica che caratterizza l’asteroide, la data, e infine latitudine, longitudine e quota del sito di osservazione.
Tutti i bollettini Appuntamento con l’asteroide sono consultabili qui.