Per il mese di marzo 2022 sono tre gli asteroidi near-Earth (NEA) che si troveranno alla minima distanza dalla Terra con una luminosità tale da poter essere osservati anche con piccoli strumenti.
Si inizia il 4 marzo alle 8 UT quando l’asteroide 2001 CB21 passerà a circa 5 milioni di km dal nostro pianeta. Si tratta di un asteroide con un’orbita di tipo Apollo che, nelle migliori condizioni geometriche, può arrivare a soli 3,4 milioni di km. Avendo un diametro compreso fra 0,5 e 1 km è anche un asteroide potenzialmente pericoloso (PHA) Per osservarlo sarà necessario attendere le prime ore del mattino del 4 marzo per vederlo brillare come una stellina di magnitudine +14,6 mentre si sposta a 30 arcsec/minuto nella costellazione dei Pesci.
Qualche giorno dopo, il 6 marzo attorno alle 15 UT, è la volta di 2010 VG1 che passerà a 11 milioni di km dalla Terra. Si tratta ancora di un asteroide Apollo-PHA, ma molto più piccolo del precedente con un diametro stimato fra i 200 e i 500 metri. Questo, unito alla maggiore distanza, lo rende molto più debole arrivando alla magnitudine +17,2. Per fortuna l’osservazione può essere fatta comodamente in prima serata, appena fa buio, con l’asteroide bello alto sull’orizzonte nella costellazione della Lince. Anche la velocità angolare non sarà elevatissima, solo 18 arcsec/minuto: sarà più facile immortalarlo con la tecnica dello “stack and track”.
Infine, il 16 marzo alle 2 UT, sarà la volta di 1999 HF1 un NEA con un’orbita di tipo Aten che passerà a circa 27 milioni di km da noi. Si tratta di un asteroide con un diametro compreso fra i 4 e gli 8 km, quindi sarà comunque discretamente luminoso. La difficoltà nell’osservare questo asteroide alla minima distanza sarà costituita dalla geometria dell’orbita. Essendo un Aten ha un’orbita che per lo più è interna a quella terrestre e l’avvicinamento al nostro pianeta avverrà dalla parte del Sole. Per questo motivo il 16 marzo sarà di difficile osservazione. Conviene aspettare qualche giorno e osservarlo verso fine mese quando, grazie all’elevata inclinazione orbitale che lo porta a salire rapidamente sul piano dell’Eclittica, diventerà circumpolare e sarà visibile tutta la notte. La massima luminosità sarà raggiunta a partire dal 26 marzo con l’asteroide che brillerà di magnitudine +14,5 nella costellazione di Cefeo. Il periodo di rotazione di 1999 Hf1 è di sole 2,3 ore: volendo si può tentare di farne la fotometria ossia riprendere tante immagini in sequenza per misurare la luminosità dell’asteroide in funzione del tempo. Da queste si potrà ricavare la curva di luce e verificare il periodo. Un’occasione imperdibile per gli studenti!
Questa rubrica è dedicata ai lettori curiosi – o ai gruppi di astrofili – che vogliano cimentarsi in prima persona nel riprendere gli asteroidi Near-Earth più luminosi che saranno alla minima distanza dalla Terra nell’arco del mese.
Si tratta sempre di asteroidi invisibili a occhio nudo: per poterli riprendere è necessario usare almeno un piccolo telescopio a puntamento computerizzato da 15-20 cm di diametro abbinato a una camera CCD/CMOS e a un cielo buio.
Le coordinate celesti per il puntamento dello strumento sono reperibili sul sito web del Minor Planet Center. Per ottenere le effemeridi è necessario inserire il numero o la sigla alfanumerica che caratterizza l’asteroide, la data, e infine latitudine, longitudine e quota del sito di osservazione.
Tutti i bollettini Appuntamento con l’asteroide sono consultabili qui.