Il mese di marzo sarà interamente dominato dal passaggio ravvicinato dell’asteroide (2063) Bacchus, un Near Earth (NEA) di tipo Apollo con un diametro stimato di circa 1 km. Si tratta di un asteroide di tipo S di forma piuttosto oblunga che potrà essere osservato a partire dalle prime ore del mattino del 10 marzo quando, pur distando circa 22 milioni di km dalla Terra, diventerà più brillante della magnitudine apparente +17.
La luminosità di Baccus aumenterà progressivamente fino a raggiungere la magnitudine apparente +14,9 il 31 marzo quando sarà alla minima distanza dalla Terra di 18 milioni di km. Tuttavia l’asteroide continuerà ad aumentare di luminosità fino a raggiungere la magnitudine apparente +14 oltre metà aprile.
Questo comportamento è dovuto all’orbita eliocentrica di Baccus: nella fase di avvicinamento l’asteroide si trova all’interno dell’orbita terrestre e mostra verso la Terra anche una parte dell’emisfero in ombra, mentre dopo il passaggio ravvicinato si sposta all’esterno dell’orbita terrestre mostrando l’emisfero illuminato dal Sole.
Di Baccus si conosce forma, classificazione tassonomica e periodo di rotazione (circa 14 h), ma è un’ottima palestra per gli aspiranti osservatori di NEA.
A parte Baccus, altri due asteroidi che possono essere seguiti nel mese di marzo sono 2024 BD7 e 2005 TU50, purtroppo non luminosi come il primo.
Per quanto riguarda 2024 BD7 si tratta di un asteroide che si muove su un’orbita di tipo Apollo, è stato appena scoperto e ha un diametro di 140 metri. La minima distanza dalla Terra sarà raggiunta il 18 marzo quando l’asteroide si troverà a 7,2 milioni di km dal nostro pianeta. Tuttavia, alle nostre latitudini, conviene osservare 2024 BD7 nel periodo 5-13 marzo in primissima serata, quando sarà osservabile come un oggetto di magnitudine apparente +18,5 circa 20°-30° sull’orizzonte ovest. Con il trascorrere dei giorni le condizioni di visibilità peggioreranno e già il 19 marzo l’asteroide sarà difficilmente osservabile dall’Italia.
L’ultimo NEA è 2005 TU50, un asteroide potenzialmente pericoloso (PHA) di circa 200 m di diametro che sarà a 11 milioni di km da noi il 25 marzo. L’orbita eliocentrica di 2005 TU50 è molto inclinata sull’eclittica e l’asteroide, arrivando dall’esterno dell’orbita terrestre, passerà al di sopra del nostro pianeta: quindi la fase di avvicinamento sarà ben visibile, mentre quella di allontanamento avviene in direzione del Sole.
Per questo motivo si può seguire 2005 TU50 dal 17 al 22 marzo, quando sarà osservabile tutta la notte come un oggetto più brillante della magnitudine apparente +19. La massima luminosità sarà raggiunta nella notte fra il 20 e il 21 quando brillerà di magnitudine apparente +18,7.
Di 2024 BD7 e 2005 TU50 non conosciamo niente per quanto riguarda le loro caratteristiche fisiche ed essendo così piccoli sono necessari telescopi di un certo diametro per la loro caratterizzazione fotometrica, tuttavia sono un buon training per l’individuazione di asteroidi “deboli”, non mancate di osservarli.
Questa rubrica è dedicata ai lettori curiosi – o ai gruppi di astrofili – che vogliano cimentarsi in prima persona nel riprendere gli asteroidi Near-Earth più luminosi che saranno alla minima distanza dalla Terra nell’arco del mese.
Si tratta sempre di asteroidi invisibili a occhio nudo: per poterli riprendere è necessario usare almeno un piccolo telescopio a puntamento computerizzato da 15-20 cm di diametro abbinato a una camera CCD/CMOS e a un cielo buio.
Le coordinate celesti per il puntamento dello strumento sono reperibili sul sito web del Minor Planet Center. Per ottenere le effemeridi è necessario inserire il numero o la sigla alfanumerica che caratterizza l’asteroide, la data, e infine latitudine, longitudine e quota del sito di osservazione.
Tutti i bollettini Appuntamento con l’asteroide sono consultabili qui.