Un brillamento solare di categoria X2.8 è avvenuto ieri 14 dicembre alle 18:02 ora italiana dalla regione della regione attiva della superficie solare identificata come AR 3514. Il brillamento ha causato un blackout di categoria R3 (forte) nelle comunicazioni radio sulla Terra, in particolare nella zona del Sud America.
Si tratta del brillamento solare più intenso registrato finora nel ciclo solare 25, iniziato alla fine del 2019 e che si sta avvicinando al massimo di attività previsto per il prossimo anno. Il precedente brillamento solare di questa entità risale al 10 settembre 2017, nel pieno del ciclo precedente, il numero 24 da quanto è iniziato lo studio sistematico dell’attività solare nel 1755.
Le categorie secondo cui sono classificati i brillamenti solari sono: A, B, C, M, e infine X. Ogni categoria è 10 volte più potente della precedente, quindi i brillamenti di categoria X come questo sono 10.000 volte più intensi di quelli della categoria più bassa.
La traiettoria del flusso di plasma non sembra diretto verso la Terra ma l’analisi è tuttora in corso. In caso affermativo il prossimo 16 o 17 dicembre potrebbe arrivare un’espulsione di massa coronale (CME) legata a questo brillamento solare e una conseguente tempesta geomagnetica di categoria G2 (moderata) o G3 (forte). Alle alte latitudini potrebbero verificarsi aurore particolarmente intense.