La più grande meteorite marziana recuperata sulla Terra, denominata Northwest Africa 16788 e dal peso di 24,67 kg, è stata venduta all’asta dalla società d’arte e di aste Sotheby’s a New York per 5,3 milioni di dollari, stabilendo un nuovo record mondiale per un frammento proveniente da Marte.
Ritrovata nel 2023 nel Sahara, in Niger, questa rara roccia spaziale ha viaggiato per chissà quante centinaia di milioni di chilometri prima di giungere sulla Terra, diventando così la più grande meteorite marziana mai recuperata sul nostro pianeta.
Gli esperti ne sottolineano l’eccezionale valore scientifico e la rarità, considerandola una risorsa preziosa per lo studio della geologia marziana e, più in generale, dell’evoluzione del Sistema Solare.
Il campione presenta una colorazione grigio-marrone, con parziale crosta di fusione dello stesso tono, formatasi durante l’attraversamento dell’atmosfera terrestre. (Guarda la foto della meteorite NWA 16788 , crediti Sotheby’s).
È classificato come Shergottite, una tipologia di meteoriti marziane che prende il nome dalla meteorite di Shergotty, caduta in India nel 1865. Questa meteorite in particolare è di tipo basaltico, costituita principalmente da augite e pigeonite, sono veri e propri frammenti di antiche colate laviche che un tempo scorrevano sulla superficie di Marte.
Una percentuale significativa (21,2% in volume) di NWA 16788 è costituita da maskelynite, un vetro naturale e amorfo che si forma in seguito a impatti ad altissima pressione. Questo materiale deriva dalla trasformazione del feldspato originale della roccia, sottoposto a onde d’urto violente, verosimilmente generate dall’impatto di un asteroide sulla superficie marziana. È proprio questo evento catastrofico che avrebbe espulso la meteorite nello Spazio, dando inizio al suo lungo viaggio verso la Terra.
Prima di essere messa all’asta, NWA 16788 è stata esposta al pubblico presso l’Agenzia Spaziale Italiana a Roma durante la Notte Europea dei Ricercatori del 2024, presso l’Università di Firenze e per tre mesi presso la galleria privata Theatrum Mundi di Luca Cableri ad Arezzo.