Aurora italiana per la notte di fine anno?

La nostra stella ha deciso di festeggiare il passaggio al nuovo anno con una vivace attività, regalando agli appassionati di meteorologia spaziale un finale d’anno piuttosto movimentato.
Il Sole, infatti, si è recentemente risvegliato da un periodo di relativa tranquillità, scatenando decine di brillamenti di classe moderata (M) e alcuni di classe forte (X) negli ultimi giorni, seguiti dal rilascio di due eiezioni di massa coronale.

Questi eventi solari hanno portato la 𝐍𝐚𝐭𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥 𝐎𝐜𝐞𝐚𝐧𝐢𝐜 𝐚𝐧𝐝 𝐀𝐭𝐦𝐨𝐬𝐩𝐡𝐞𝐫𝐢𝐜 𝐀𝐝𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐢𝐨𝐧 (NOAA) a emettere un’allerta per una tempesta geomagnetica di livello 3 su 5 (forte) valida per il 31 dicembre e un’altra di livello 1 su 5 (debole) per il primo giorno del nuovo anno.
Ma cosa significa tutto questo per noi e per il cielo di questa sera?

Le tempeste geomagnetiche sono eventi causati dall’arrivo massiccio di particelle cariche provenienti dal Sole che interagiscono con il campo magnetico terrestre. L’intensità di questi fenomeni viene misurata con l’indice Kp, che varia su una scala da 0 a 9. Perché si possano osservare aurore boreali alle nostre latitudini l’indice deve raggiungere almeno il valore 6 o superiore. Per valori leggermente inferiori, le aurore solitamente riescono a spingersi nell’Europa centrale fino massimo alle Alpi.

Alle 17 ora italiana del 31 dicembre 2024 , l’indice Kp ha raggiunto un valore di 4,3: un livello che, pur indicando un disturbo moderato del campo magnetico terrestre, non è sufficiente a innescare una tempesta geomagnetica visibile con fenomeni aurorali al di fuori delle regioni polari.

La NOAA prevede che l’indice Kp potrebbe salire a 5 nel corso della serata, raggiungendo così il livello minimo per definire una tempesta geomagnetica. Tuttavia, questa sarà di intensità debole (classe G1) e non promette aurore visibili alle nostre latitudini.

Gli effetti di una tempesta di livello G1 sono generalmente contenuti:

  • Sistemi GPS e comunicazioni satellitari: lievi disturbi
  • Propagazione delle onde radio: alterazioni minime nelle frequenze alte
  • Reti elettriche terrestri: fluttuazioni trascurabili. 

Le previsioni di meteorologia spaziale, nonostante i progressi, restano un campo complesso e ricco di incertezze. Ci sono ancora molte variabili da considerare, come la reale intensità del disturbo magnetico e il momento preciso in cui gli effetti si manifesteranno.
Le domande rimangono: l’indice Kp salirà effettivamente a 5? Il disturbo geomagnetico avverrà in condizioni favorevoli per osservare il cielo, ossia dopo il tramonto del Sole?
Questi elementi rendono la situazione fluida e degna di monitoraggio.

Con le informazioni attuali, sembra improbabile che il cielo italiano venga illuminato da aurore boreali questa sera. Forse è meglio quindi concentrare l’attenzione sui tradizionali fuochi d’artificio, che rimangono il “massimo dei colori” che il cielo ci offrirà a queste latitudini per salutare il 2024 e accogliere il 2025.

Anche se le aurore boreali non arriveranno sicuramente a far visita alla maggior parte del territorio italiano, il Sole ci ricorda quanto sia affascinante e dinamico. La situazione geomagnetica resta sotto osservazione, e se ci saranno cambiamenti significativi, seguiranno aggiornamenti su questa pagina.