Una sorpresa dietro l’altra per l’asteroide Dinkinesh: la sonda Lucy durante il flyby ha scoperto un piccolo satellite in orbita intorno al corpo principale; questo è risultato essere un oggetto binario di contatto, formato cioè da due lobi che si toccano tra loro.
Il 1 novembre scorso la sonda spaziale Lucy della NASA ha effettuato il suo primo sorvolo ravvicinato un asteroide: 152830 Dinkinesh, un corpo minore della Fascia Principale con un’orbita ellittica.
La sonda è transitata ad una distanza minima di 1.630 km e ad una velocità di 4,5 km/s.
Analizzando le immagini preliminari scattate dalle fotocamere della sonda, il gruppo di ricerca della missione si è accorto che l’asteroide era dotato di un piccolo satellite: il corpo principale ha una dimensione massima stimata di 790 metri, mentre il più piccolo ha una dimensione di circa 220 metri.
Non è il primo sistema asteroide-satellite che osserviamo (anche il sistema Didymos-Dimorphos, obiettivo della missione di deflessione orbitale DART nel 2022, e Ida-Dactyl, osservato dalla missione Galileo nel 1993, avevano questa caratteristica), ma è stata comunque una sorpresa inaspettata, in quanto le precedenti osservazioni da Terra non avevano permesso di osservare la presenza dell’asteroide satellite.
La scoperta è stata anche l’occasione per mettere alla prova il sistema di puntamento della missione Lucy, che permette alla sonda di tracciare in maniera autonoma il suo obiettivo mentre viaggia a oltre 16.000 km/h.
“Il sistema di tracciamento terminale ha funzionato come previsto, anche quando l’Universo ci ha presentato un obiettivo più difficile di quanto ci aspettassimo” ha dichiarato Tom Kennedy, ingegnere di navigazione alla Lockheed Martin di Littleton, in Colorado (USA).
Ma le sorprese non erano finite: quando ha ricevuto le ultime foto scattate da Lucy del sistema di Dinkinesh, il gruppo di analisi delle immagini si è accorto che il piccolo asteroide satellite non era un corpo singolo, ma oggetto binario di contatto formato due lobi che si toccano fra loro.
“Ci stavamo scervellando riguardo le variazioni di luminosità di Dinkinesh durante l’avvicinamento,” ha dichiarato John Spence, che lavora sulla missione al Southwest Research Institute in Colorado, “che ci hanno fatto sospettare che potesse avere un qualche satellite, ma di certo non ci aspettavamo niente di così bizzarro.”
L’obiettivo principale della missione Lucy è di osservare gli asteroidi troiani di Giove, mai osservati precedentemente da una sonda spaziale.
Questo primo incontro con un oggetto dalla Fascia Principale degli asteroidi è stato aggiunto successivamente, come test per il sistema di guida e di volo della sonda. Durante il suo viaggio, Lucy osserverà 11 oggetti del Sistema Solare durante un viaggio di 12 anni.
L’asteroide Dinkinesh con il suo satellite doppio. Crediti: NASA/Goddard/SwRI/Johns Hopkins APL