Un asteroide near-Earth, denominato 2024 YR4, è stato recentemente scoperto ed è balzato subito al primo posto nelle liste di rischio di impatto con la Terra di NASA, Agenzia Spaziale Europea e NEODys, il servizio italiano e spagnolo che fornisce informazioni sugli oggetti near-Earth
L’asteroide è stato individuato il 27 dicembre 2024 dal telescopio del progetto ATLAS in Cile. Al momento della scoperta, aveva una magnitudine di +16,5 e si trovava a circa 2,3 milioni di km dalla Terra. Dopo poche ore di osservazioni e conferme da altri osservatori, il Minor Planet Center ha emesso la circolare MPEC 2024-Y140, assegnando ufficialmente il nome 2024 YR4 all’asteroide.
L’orbita di 2024 YR4 è tale che al perielio si avvicina all’orbita di Venere, mentre all’afelio raggiunge il limite esterno della Fascia Principale degli asteroidi, arrivando fino a 1,2 unità astronomiche da Giove.
Dal punto di vista fisico, 2024 YR4 ha una dimensione stimata tra 40 e 60 metri e potrebbe essere un asteroide composto principalmente da silicati di magnesio e ferro e da alcuni metalli (tipo S) oppure da una composizione simile ma con bassa abbondanza di ferro (tipo L).
La probabilità di impatto con la Terra il 22 dicembre 2032 è attualmente stimata all’1,3%. Il grado di rischio è -0,58 sulla scala Palermo e 3 sulla scala Torino, indicando la necessità di ulteriori osservazioni per determinare meglio l’orbita. Tuttavia, l’asteroide si sta rapidamente allontanando dalla Terra e presto sarà troppo debole per essere osservato.
Il suo impatto potrebbe avere conseguenze a livello locale o regionale, diverse a seconda della sua composizione, velocità e angolo di impatto, con effetti paragonabili all’evento di Tunguskadel 1908.
Se l’asteroide è poco compatto, potrebbe esplodere nell’atmosfera senza raggiungere il suolo, generando un’onda d’urto che potrebbe danneggiare edifici, abbattere alberi e ferire persone.
Se l’asteroide è più compatto potrebbe sopravvivere all’atmosfera e colpire la superficie creando un cratere di 500-1500 metri di diametro e devastare un’area di decine di km quadrati. Se l’asteroide colpisce il mare, evento più probabile dato che la Terra è ricoperta per il 70-75% oda acqua, potrebbe generare tsunami con onde di decine di metri.
2024 YR4 è paragonabile a (99942) Apophis che al momento della scoperta, nel 2004, presentava una probabilità d’impatto del 2,7% per il 2029—più del doppio rispetto a quella attuale di 2024 YR4. Tuttavia, grazie a nuove osservazioni ottiche e radar, oltre al recupero di immagini precedenti alla scoperta di Apophis, il rischio di collisione è stato successivamente ridotto a zero.
Lo stesso scenario potrebbe ripetersi per 2024 YR4: ulteriori dati potrebbero confermare che non rappresenta una minaccia. Se invece il rischio d’impatto venisse confermato, avremmo anni a disposizione per studiare e attuare misure di difesa.
Pur essendo un evento gestibile, è fondamentale continuare a monitorare attentamente la traiettoria di 2024 YR4.
Attualmente si stanno cercando immagini risalenti al 2016, quando l’asteroide passò vicino alla Terra senza essere ancora stato scoperto. L’obiettivo è estendere l’arco orbitale osservato, nella speranza che, come accaduto in casi recenti, la probabilità d’impatto si riduca con l’aggiunta di nuovi dati.
“Si tratta di calcolare le posizioni che l’asteroide aveva in cielo nel settembre 2016 quando passò abbastanza vicino alla Terra e cercare nelle immagini d’archivio riprese dalle survey dei NEO se c’è l’asteroide” afferma Albino Carbognani dell’Istituto Nazionale di Astrofisica – Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio Bologna e membro del team di Sorvegliati Spaziali. ” L’asteroide arrivò alla magnitudine apparente +21,6 il 3 settembre 2016, quando era a 13 milioni di km dalla Terra. Quindi non era molto luminoso e non sarà facile trovarlo”.