Appuntamento con l’asteroide – Febbraio 2024

Il mese si apre con il passaggio ravvicinato di 2008 OS7, un asteroide potenzialmente pericoloso (PHA) su un’orbita di tipo Apollo  di circa 300 metri di diametro che il 2 febbraio sarà a 2,9 milioni di km da noi.
L’asteroide arriverà dal lato notturno sotto il piano dell’eclittica per poi portarsi verso il Sole, quindi conviene iniziare a osservarlo già nella prima serata del 1 febbraio quando sarà di magnitudine apparente +14,6 a un’altezza massima di circa +30° sull’orizzonte.
La velocità angolare sarà di circa 65 arcsec/minuto, quindi bello veloce e con immagini a lunga posa l’asteroide mostrerà la caratteristica “strisciata”. Non è noto il periodo di rotazione, viste le dimensioni ridotte potrebbe essere breve.

Il giorno 7 febbraio sarà la volta di 2023 SP1 passare a 5,5 milioni di km da noi. Anche in questo caso si tratta di un asteroide Apollo-PHA di circa 250 metri di diametro che sarà già bello alto sull’orizzonte in prima serata con una magnitudine apparente di +15,8.
L’orbita è a bassissima inclinazione sull’eclittica e l’asteroide arriverà “da dietro” rispetto alla Terra, per poi portarsi esterno all’orbita terrestre mostrando via via la faccia completamente illuminata dal Sole. Per questo motivo, pur allontanandosi, l’asteroide aumenterà di luminosità, arrivando alla magnitudine apparente +15,6 il giorno 9.
La velocità angolare sarà dell’ordine di 20 arcsec/minuto e si potrà tentare la fotometria per determinarne il periodo di rotazione.

Il mese di febbraio si chiude con il passaggio ravvicinato di (187026) 2005 EK70, un asteroide di tipo Aten con dimensioni di 1-2 km, che il 20 febbraio sarà a quasi 34 milioni di km dalla Terra.
Viste le dimensioni l’asteroide sarà bello brillante e si potrà iniziare a seguire fin dal 7 febbraio quando diventerà più luminoso della 15-esima magnitudine apparente e sarà ben visibile nella seconda parte della notte. Con il trascorrere dei giorni la levata di 2005 EK70 anticipa e si potrà osservare anche nella prima parte della notte.
La massima luminosità sarà raggiunta il giorno prima della minima distanza, il 19 febbraio, quando sarà di magnitudine apparente +12,8. La velocità angolare si manterrà sui 12 arcsec/minuto, quindi un oggetto “lento” per essere un NEA e si potrà farne con tutta calma la fotometria per determinarne il periodo di rotazione e anche gli indici di colore per la classificazione tassonomica.

 



Questa rubrica è dedicata ai lettori curiosi – o ai gruppi di astrofili – che vogliano cimentarsi in prima persona nel riprendere gli asteroidi Near-Earth più luminosi che saranno alla minima distanza dalla Terra nell’arco del mese.

Si tratta sempre di asteroidi invisibili a occhio nudo: per poterli riprendere è necessario usare almeno un piccolo telescopio a puntamento computerizzato da 15-20 cm di diametro abbinato a una camera CCD/CMOS e a un cielo buio.
Le coordinate celesti per il puntamento dello strumento sono reperibili sul sito web del Minor Planet Center. Per ottenere le effemeridi è necessario inserire il numero o la sigla alfanumerica che caratterizza l’asteroide, la data, e infine latitudine, longitudine e quota del sito di osservazione.

Tutti i bollettini Appuntamento con l’asteroide sono consultabili qui.