Oggi 28 ottobre 2024, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha annunciato che i due cubesat, Juventas e Milani, della missione Hera, la sua prima prima missione di Difesa planetaria, hanno stabilito con successo il loro primo collegamento con la Terra.
Hera è una missione di complemento della Double Asteroid Redirection Test (DART) della NASA, che nel 2022 ha sperimentato con successo la capacità di modificare l’orbita di un asteroide tramite un reale impatto cinetico.
Il bersaglio di DART è stato l’asteroide Dimorphos, 160 metri di diametro, satellite naturale dell’asteroide (65803) Didymos, di 780 metri.
DART è riuscita, grazie alla spinta impressa direttamente all’asteroide e a quella prodotta, tramite l’effetto razzo, dal materiale eiettato da Dimorphos a causa dell’impatto, ad accorciare di 32 minuti l’orbita di Dimorphos attorno a Didymos, originariamente pari a 11 ore e 55 minuti.
Lanciata il 7 ottobre 2024 alle 16:52 ora italiana da Cape Canaveral su un vettore Falcon 9 di SpaceX, la missione Hera si sta dirigendo verso lo stesso sistema binario di asteroidi Didymos-Dimorphos che raggiungerà per la fine del 2026, allo scopo di valutare più approfonditamente gli effetti dell’impatto di DART.
Effetti che erano stati valutati in prima battuta dal cubesat 100% made in Italy LiciaCube dell’Agenzia Spaziale Italiana, realizzato da Argotec a Torino e a guida scientifica dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Cubesat che, dopo aver viaggiato insieme a DART, scattò oltre 600 immagini dell’impatto.
I due cubesat, Juventas e Milani hanno funzioni distinte ma complementari.
Juventas, realizzato dall’azienda aerospaziale danese GOMspace nella sua filiale di Lussemburgo, effettuerà per la prima volta rilevamenti radar dell’interno di un asteroide.
Il cubesat Milani, in onore dell’ astronomo e matematico pisano Andrea Milani, è stato progettato da Tyvak International a Torino e si occuperà invece di osservazioni multispettrali della superficie dell’asteroide.
Le operazioni di attivazione si sono svolte mentre i due cubesat permangono negli alloggiamenti della sonda Hera e sono state coordinate dal centro di controllo ESOC dell’ESA a Darmstadt, Germania, insieme al Centro Europeo per la Sicurezza e l’Educazione Spaziale (ESEC) a Redu, Belgio.
Juventas è stato attivato il 17 ottobre 2024, a una distanza di circa 4 milioni di km dalla Terra, mentre Milani ha avuto il suo primo risveglio esattamente una settimana dopo, il 24 ottobre, quando sono stati macinati altri 4 milioni di km. A causa della grande distanza, i tempi di comunicazione con i due cubesat hanno raggiunto i 32,6 secondi per Juventas e 52 secondi per Milani.
Durante queste prime verifiche, tutto ha funzionato correttamente per entrambi i cubesat: i sistemi di bordo, gli strumenti scientifici e di comunicazione con Hera, oltre alla gestione stabile della temperatura e al mantenimento di carica delle batterie.
Come Liciacube era rimasto nella “pancia” della sonda madre DART fino all’arrivo a destinazione, così faranno i due cubesat con Hera. Durante il tragitto, Juventas e Milani saranno periodicamente riattivati ogni due mesi per le verifiche di routine.