“Stiamo Purtroppo Andando Zitti Zitti A Turbare Una Realtà Aerospaziale”.
Non è il trailer di un film apocalittico, bensì l’acrostico della parola ‘spazzatura’ – spaziale! – con cui Chiara (11 anni) ha raccontato la sua idea di ‘mondo migliore’ in occasione dell’annuale Concorso di scrittura dell’INAF “A Gianni Rodari, via Lattea quaraquarinci”, ispirato al grande scrittore Gianni Rodari.
La fa (quasi) semplice, lei: basterebbe che ci fossero vigili urbani e operatori ecologici anche lassù, nello spazio, dove il traffico non manca di certo, dove c’è un gran pullulare di bolidi, meteoroidi, satelliti artificiali e comete varie. Non dimentichiamo poi gli asteroidi e, ovviamente, una buona quantità di spazzatura spaziale! 

Proprio tra tutti questi sorvegliati spaziali si sono dovuti destreggiare i giovani partecipanti alla seconda edizione del Concorso, ai quali abbiamo affidato il duplice compito di ‘acrosticizzare’ una parola tra quelle proposte e usarla per scrivere una storia a tema… spaziale!

Alessandro (9 anni) incita: “Avanti Squadra Tutti Emozionati Ricerchiamo Orizzonti Interstellari Da Esplorare”. All’appello hanno risposto un po’ tutti, piccoli e grandi, componendo un mosaico di ben 212 opere, ricche di spunti incredibili e rocambolesche avventure.

Traspare il bisogno di prendersi cura del nostro pianeta: “Attenti Umani Responsabilizzatevi Obiettivo Ripulire Ambiente”, ci intima Federica Maria (10 anni); e al suo ammonimento si unisce il “Messaggio Extrasolare: Terrestri È Ora! Ridurre Obbligatoriamente Inquinamento Dell’ Esosfera”, di cui si fa portavoce l’intera Classe V dell’Istituto S. Anna di Messina. 

Ma si avverte anche la voglia di contatto umano: “Per Rallegrarmi Io Scelgo Molti Amici”, ci racconta la classe 1B della Scuola “Gozzadini” di Castenaso, richiamando il progetto PRISMA, mentre Aurora (8 anni) ci ricorda che “Abbiamo Urgenza di essere Rincuorati Oppure Rassicurati con grandi Abbracci”. Evidente soprattutto in questo periodo di difficoltà e, in generale, tutte le volte in cui alziamo lo sguardo al cielo, magari esprimendo un desiderio al passaggio di una stella cadente: “Sei Tu, Eccoti! Lungo Le Antiche Costellazioni Arrivi Decisa E Noi Tutti Emozioni”, come dice la classe 2 B Scuola S. Satta di Villacidro (SU).

È un sogno o è davvero un bolide che “Brilla Offrendo Luce in Discesa Elettrizzante”, ci chiediamo con Annalisa (11 anni)?

Difficile a dirsi: è stato un attimo e poi il nulla; ora il cielo tace. Ma non a lungo e non per tutti: Beatrice Maria (11 anni) ammira la cometa che le appare, “Come Ogni Magnifico Entusiasmante Treno Astronomico”. E nel frattempo Chiara (8 anni) con il naso all’insù intravede un puntino luminoso muoversi nella volta celeste. Sa bene che non è naturale, no, è opera nostra e lei si immedesima in quel puntino:

Spesso ruoto intorno
Alla
Terra
E,
Leggero e
Luminoso,
Inseguo una
Traiettoria
Elicoidale

A volte
Ritorno:
Tento di
Intercettare, e
Forse
Intercetto, altri
Corpi
Iridescenti con cui
Accordarmi
Lentamente
E continuare a navigare…” 

Eccolo, sta già intercettando una nuova aurora: “Arriva, Una Regina Ora Rinata dall’Astro Sole”, come narra Riccardo (12 anni).

Quante emozioni ci hanno regalato i partecipanti del Concorso di scrittura INAF ispirato a Gianni Rodari! Siamo certamente in debito per questa ricchezza;  speriamo di aver offerto loro anche solo un sorriso con la nostra sfida, le illustrazioni di Francesca Poppi (in arte matitaelettrica) che mostriamo nell’articolo e il saluto di Daria Guidetti, responsabile del progetto Sorvegliati Spaziali che – insieme a Daniele Gardiol, coordinatore nazionale di PRISMA – ha raccontato le meraviglie degli asteroidi e degli altri sorvegliati spaziali (minuto 14 e 22 nella premiazione o direttamente qui).

Difficile trovare le parole giuste per chiudere questo viaggio e salutarci, dandoci appuntamento al prossimo anno. Bianca (7 anni), aiutaci tu:
Ciao Oggi Mi Emoziono Tanto Ancora.
Anche noi, Bianca, sotto il tuo cielo di cometa.

A cura del Gruppo Storie

Illustrazioni a cura di Matita Elettrica (nickname professionale di Francesca Poppi).