A gennaio 2023 avremo la possibilità di osservare tre asteroidi Near Earth (NEA) nella prima parte del mese.
Il primo NEA ben osservabile nel 2023 è 2015 RD2: si muove su un’orbita di tipo Amor impiegando 2,3 anni per compiere un intero giro attorno al Sole.
Questo NEA raggiungerà la minima distanza dalla Terra di 25 milioni di km il 4 gennaio alle 03:35 UT.
Il passaggio ravvicinato sarà il migliore dal 1993 e sarà una buona occasione per cercare di caratterizzare l’asteroide perché il prossimo altrettanto buono sarà solo nel 2076.
L’asteroide 2015 RD2 si muove su un’orbita inclinata di circa 14° e arriverà da sotto il piano dell’eclittica, per cui si potrà iniziare a osservare a partire dal 4 gennaio nella seconda parte della notte.
Successivamente salirà di declinazione e la Terra lo “sorpasserà”, quindi le condizioni di visibilità aumenteranno estendendosi anche alla prima parte della notte, attorno al 10 gennaio, quando brillerà di magnitudine apparente +17.
La velocità angolare si manterrà bassa, sui 4 arcsec/minuto, permettendo buone osservazioni fotometriche senza troppi sforzi.
Il secondo NEA del mese è (162385) 2000 BM19, un asteroide di tipo Aten con un diametro di circa 800 metri che il 13 gennaio alle 15:15 UT sarà a circa 12 milioni di km.
Si tratta di un NEA con un periodo orbitale eliocentrico di quasi 8 mesi, in grado di passare frequentemente a una decina di milioni di km da noi, per questo è abbastanza ben caratterizzato.
Si tratta di un NEA abbastanza grande e in grado, se ipoteticamente colpisse la Terra, di innescare una catastrofe climatica globale.
In questo caso però non ci sono pericoli per i prossimi secoli perché la distanza tra i due punti più vicini delle orbite della Terra e dell’asteroide è di 12 milioni di km.
Nei giorni attorno alla minima distanza, l’asteroide sarà osservabile dal tramonto all’alba come un oggetto di magnitudine apparente +17, in movimento a circa 7 arcsec/minuto.
Il periodo di rotazione è stimato in circa 9,5 ore, ma si tratta di un valore incerto e andrebbe rimisurato facendo buone osservazioni fotometriche.
A chiudere il mese di gennaio, infine l’asteroide 2012 BV13, ancora un oggetto di tipo Aten, ma di circa 130 metri di diametro che il 16 gennaio alle 06:12 UT passerà a 4,6 milioni di km dalla Terra.
L’asteroide potrà essere osservato comodamente in prima serata perché prima del flyby sarà al di sopra del piano dell’eclittica. Anzi, meglio cominciare a osservarlo qualche giorno prima del 16 gennaio in modo da averlo bello alto sull’orizzonte.
Questa NEA arriverà alla magnitudine apparente +16,9 con una velocità angolare massima di circa 18 arcsec/minuto: sarà un target facile per uno strumento amatoriale di buon livello.
Data la luminosità se ne potrà determinare il periodo di rotazione di cui, per ora, si ignora il valore dalla curva di luce fotometrica.
Questa rubrica è dedicata ai lettori curiosi – o ai gruppi di astrofili – che vogliano cimentarsi in prima persona nel riprendere gli asteroidi Near-Earth più luminosi che saranno alla minima distanza dalla Terra nell’arco del mese.
Si tratta sempre di asteroidi invisibili a occhio nudo: per poterli riprendere è necessario usare almeno un piccolo telescopio a puntamento computerizzato da 15-20 cm di diametro abbinato a una camera CCD/CMOS e a un cielo buio.
Le coordinate celesti per il puntamento dello strumento sono reperibili sul sito web del Minor Planet Center. Per ottenere le effemeridi è necessario inserire il numero o la sigla alfanumerica che caratterizza l’asteroide, la data, e infine latitudine, longitudine e quota del sito di osservazione.
Tutti i bollettini Appuntamento con l’asteroide sono consultabili qui.