Appuntamento con l’asteroide – Settembre 2022

Il mese di settembre 2022 inizia bene con il flyby dell’asteroide Near Earth di tipo Apollo PHA (161989) Cacus che il 1 settembre passerà a 8,6 milioni di km dalla Terra.
Si tratta di un asteroide relativamente grande, con un diametro di quasi 2 km, periodo di rotazione di 3,7 ore, scoperto nel 1978 all’ESO.

Dal punto di vista mitologico Cacus (o Caco) è l’essere “sputafuoco” figlio di Vulcano ucciso nella decima fatica di Ercole.
Il flyby di Cacus sarà bello da seguire perché l’asteroide arriverà a brillare di magnitudine apparente +13,6 nella seconda parte della notte con una velocità angolare di circa 20 arcsec/minuto.
Con pose di qualche minuto se ne potrà ottenere facilmente la “strisciata”, anche con piccoli telescopi.

Appena il tempo di salutare Cacus che è la volta di 2022 QN5, un oggetto di tipo Apollo che il 2 settembre alle 16:27 UT sarà a circa 920.000 km dal nostro Pianeta.
Questo NEA ha un diametro stimato fra i 15 e i 40 metri ossia di dimensioni paragonabili a quelle dell’asteroide che ha colpito Chelyabinsk il 15 febbraio 2013.

Le piccole dimensioni implicano una luminosità bassa: al massimo 2022 QN5  brillerà di magnitudine apparente +18,2. Niente che non sia alla portata di un piccolo telescopio, ma è sicuramente un target più difficile di Cacus.
Per via della geometria delle orbite l’asteroide arriverà “da dietro” e poi si sposterà verso il Sole, quindi conviene osservare 2022 QN5 già nella serata del 1 settembre, subito dopo il tramonto del Sole, quando si sposterà in cielo alla velocità di circa 1,5 primi/minuto.

L’ultimo NEA del mese è 2022 QD1, un Apollo di 50-100 metri di diametro (in pratica un “classe Tunguska“), che il 16 settembre passerà a circa 7,5 milioni di km.
L’asteroide potrà essere seguito per tutta la notte, dalle 19 alle 4 UT bello alto sull’orizzonte anche se sarà di magnitudine apparente +19,7 quindi un po’ debole per piccoli telescopi.

Una considerazione finale: i NEA 2022 QN5 e 2022 QD1 sono stati scoperti da poco, le osservazioni astrometriche sono scarse e l’orbita ancora poco determinata. La stessa cosa vale per le caratteristiche fisiche: non è noto nemmeno il loro periodo di rotazione. Come si vede non basta scoprire i NEA, bisogna anche continuare a seguirli per una caratterizzazione il più completa possibile in modo da stabilire le caratteristiche degli asteroidi che sfiorano continuamente la Terra.



Questa rubrica è dedicata ai lettori curiosi – o ai gruppi di astrofili – che vogliano cimentarsi in prima persona nel riprendere gli asteroidi Near-Earth più luminosi che saranno alla minima distanza dalla Terra nell’arco del mese.

Si tratta sempre di asteroidi invisibili a occhio nudo: per poterli riprendere è necessario usare almeno un piccolo telescopio a puntamento computerizzato da 15-20 cm di diametro abbinato a una camera CCD/CMOS e a un cielo buio.
Le coordinate celesti per il puntamento dello strumento sono reperibili sul sito web del Minor Planet Center. Per ottenere le effemeridi è necessario inserire il numero o la sigla alfanumerica che caratterizza l’asteroide, la data, e infine latitudine, longitudine e quota del sito di osservazione.

Tutti i bollettini Appuntamento con l’asteroide sono consultabili qui.