Il più potente brillamento solare finora emesso dell’attuale ciclo solare 25 è avvenuto dalla parte del Sole non visibile dalla Terra il 23 luglio scorso.
Il brillamento di classe X14 è stato osservato dai rilevatori di raggi X della sonda Solar Orbiter dell’Agenzia Spaziale Europea, che si trovava in quel momento in una posizione ottima per osservare il lato nascosto del Sole.
Altri brillamenti potenti erano stati osservati il 20 maggio 2024 (X12) e il 17 luglio 2023 (X10) sul lato non visibile del Sole.
Nel frattempo, dal lato del Sole visibile dalla Terra il più potente brillamento registrato è avvenuto il 14 maggio 2024 (X8.9), emesso dalla tramontante regione attiva AR3664, la stessa responsabile delle aurore in Italia qualche giorno prima.
Tornando al brillamento del 23 luglio, si è trattato di un evento importante. Ha provocato una eiezione di massa dalla corona (CME) enorme, ripresa dalla sonda SOHO della NASA, che ha lanciato particelle energetiche in tutto il Sistema Solare. Protoni “duri”, cioè con energie superiori ai 100 MeV, hanno colpito anche la Terra nonostante si trovasse dal lato opposto del Sole.
Solar Orbiter è stata colpita in pieno dalla CME il 24 luglio, aumentando il conteggio delle particelle sui suoi rilevatori di quasi mille volte in pochi minuti.